lunedì 13 novembre 2017

The triad of the new universal consciousness: bioregionalism, deep ecology, lay spirituality - La triade della nuova coscienza universale: bioregionalismo, ecologia profonda, spiritualità laica


Risultati immagini per spirito laico bioregionalismo
Foto di Gustavo Piccinini

Anyone, living in a given territory, can be bioregionalist regardless of  his origin if it follows the practice of deep ecology, in a way that, while feeling free to manifest itself in its peculiar characteristics, does not  cause harm to the habitat or the  society  for an exclusive personal benefit,  without considering the collective advantage.

In bioregionalism, therefore, we strive to bring a  balance between man, the environment and other living beings. It is very important to always keep in mind this "spirit" in which "deep" ecology becomes a constant practice of life, as a fragrant background. Bioregional approaches include the vision of deep ecology and natural spirituality. These three aspects are inseparable.

Deep ecology is the acknowledgment of the  inseparability of life and bioregionalism is nothing other than the description of the various vital processes and visible forms of life and matter in the awareness of such inseparability. In identifying a "bioregional" environment, we do not only take into account the living but the inorganic, morphological, geographic and geological set of the chosen territory, including - indeed - the botanical and zoological elements that thrive there. Without neglecting the sociological and cultural aspects of the society that resides there.

In short, the homogeneity of the examined area is considered "bioregion" and there is a slight line of demarcation (non-division) to identify the "boundaries". It goes without saying that these boundaries are simply theoretical, since the bioregional organism of the Earth is indeed an indivisible whole. We could by analogy define bioregions the organs of the Earth organism.

In the original meaning of the word "ecology", a difference in understanding is already outlined in its "environmentalism", although the exact translation of "ecology" is "environmental study". While in "environmentalism" is assumed the criterion of simple conservation. When the adjective "deep" is added to the term "ecology", it tends to expand its original meaning by incorporating the concept of further research into the environmental structure. So you go to discover the substrate and you do not only look at the surface, the skin of the environment. 

The same is true of the word spirituality and its "lay" qualification. In this case we try to give a "free" connotation to spirituality commonly understood as an expression of religion. Spirituality is the intelligence / consciousness that pervades life, is its scent, and is not absolutely a result of religion. This spirituality - the sense of presence - is a fact, a reality, and can not be described in philosophical terms unless we astray from the context of ecology itself. Lay spirituality is therefore not a basis for expressing the norms of a "new religion" with as many priests titled as interpreters and with a bible decided by the wise. This spirituality is the conscious sincere and honest practice of conducting our existence considering that we are all present in every aspect of the vital process and  in the consciousness that animates it.

Deep ecology, bioregionalism, natural (or lay) spirituality are expressions of harmonious, loving kind and supportive  living on Earth.

Paolo D'Arpini

Risultati immagini per spirito laico bioregionalismo


Testo italiano

La triade della nuova  coscienza universale: bioregionalismo, ecologia profonda, spiritualità laica 



Chiunque, vivendo in un  dato territorio,  può essere bioregionalista indipendentemente dalla provenienza di origine se segue la pratica dell’ecologia profonda, in un modo in cui, pur sentendosi liberi di manifestare se stessi nelle proprie caratteristiche peculiari, non si ha bisogno di provocare danni all’habitat od alla società in funzione di un personale esclusivo vantaggio, senza considerare il vantaggio collettivo. 


Nel bioregionalismo si cerca quindi di riportare un equilibrio fra l’uomo, l’ambiente e gli altri esseri viventi. E’ molto importante che si tenga sempre presente questo “spirito” in cui  l’ecologia “profonda” diventa una pratica costante della vita, come un sottofondo profumato.  L’approccio bioregionale comprende infatti la visione dell’ecologia profonda e della spiritualità della natura (o laica). Questi tre aspetti sono inseparabili.  

L’ecologia profonda è il riconoscimento dell’inscindibilità della vita ed il bioregionalismo non è altro che la descrizione dei vari processi vitali e delle forme visibili della vita e della materia nella consapevolezza di tale inscindibilità. Nell’individuazione di un ambito “bioregionale” non si tiene conto esclusivamente del vivente bensì dell’insieme inorganico, morfologico, geografico, geologico del territorio prescelto, ivi compresi -ovviamente- gli elementi botanici e zoologici che vi prosperano. Senza trascurare gli aspetti sociologici e culturali  della  società che ivi risiede.   

Insomma si esamina l’omogeneità dell’area esaminata definita “bioregione” e lì si traccia una leggera linea di demarcazione (non divisione) per individuarne i “confini”. Va da sé che questi confini sono semplicemente teorici, poiché l’organismo bioregionale della Terra è in verità un tutt’uno indivisibile.  Potremmo per analogia definire le bioregioni gli organi dell’organismo Terra.  

Nel significato originale della parola “ecologia”, rispetto alla sua consimile “ambientalismo” è già delineata una differenza d’intendimento, pur che l’esatta traduzione di “ecologia” è “studio dell’ambiente”. Mentre in “ambientalismo” si presume il criterio della semplice conservazione.  Allorché si aggiunge al termine “ecologia” l’aggettivo “profonda” ecco che si tende ad ampliarne il significato originario integrandovi il concetto di ulteriore ricerca all’interno della struttura ambientale. Insomma si va a scoprire il substrato e non si osserva solo la superficie, la pelle dell’ambiente.  Lo stesso dicasi per la parola spiritualità e la sua qualificazione “laica”. In questo caso si cerca di dare una connotazione “libera” alla spiritualità comunemente intesa come espressione della religione. La spiritualità è l’intelligenza/coscienza che pervade la vita, è il suo profumo e non è assolutamente un risultato della religione.  Questa spiritualità -o senso di presenza-  è un fatto, una realtà, e non può essere descritta in termini filosofici se non astraendoci dal contesto dell’ecologia stessa. La spiritualità laica quindi non è una base per esprimere le norme di una “nuova religione” con tanto di sacerdoti titolati all’interpretazione e con tanto di bibbia decisa a tavolino dai sapienti. Questa spiritualità  è  la consapevole pratica sincera ed onesta del condurre la nostra esistenza considerando che noi tutti siamo presenti in ogni aspetto del processo vitale e della coscienza che lo anima.  

L’ecologia profonda, il bioregionalismo, la spiritualità naturale (o laica) sono espressioni del vivere armonico, amorevole gentile e solidale sulla Terra. 

Paolo D'Arpini

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.