The meaning of deep ecology and bioregionalism is encapsulated in the understanding that nothing is separable in life, the whole correspond to everything. This concept has been expressed with great wisdom since five thousand years ago in a Vedic saying that states: "Everything comes from Everything. If from the All All is taken, Everything remains. "
Therefore, deep ecology is the recognition of the inseparability of life, and bioregionalism is nothing other than the description of the various vital processes and visible forms of life and matter in the awareness of such inescapability. Thus, the bioregional "geographic" description is functional to the integration of the described scope. As happened at the time of Menenio Agrippa who described the state in terms of the complementarity of structured organs for the functioning of the entire organism.
This talk is very close to Serge Latouche's socio-economic philosophy, in terms of decrease and localism. As we know, Professor Serge Latouche is among the most famous opponents of globalization of the planet and a supporter of the convivial reduction in consumerism and a promoter of the local economic development . Known for his work on economic anthropology, he seeks to propose in his work the concept of a substantial economy, understood as an activity capable of providing the material means to meet the real needs of the people. He criticizes, through solid theoretical arguments and an empirical approach, the concept of development and the notions of rationality and economic financial effectiveness.
And finally they are understanding it in many: our planet is limited. Its resources, its energies are not infinite. From this, the importance that bioregionalism give to a territory, any territory, so that the exercise of participation takes place in a nonviolent way and achieves results that do not harm the environment, the people and the animals.
Paolo D'Arpini
Testo italiano
Il significato dell’ecologia profonda e del bioregionalismo è racchiuso nella comprensione che nulla è separabile nella vita, il tutto compartecipa al tutto. Questo concetto è stato espresso con molta saggezza sin da cinquemila anni fa in un detto vedico che afferma: “Dal Tutto sorge il Tutto. Se dal Tutto togli il Tutto, sempre il Tutto rimane”.
Perciò l’ecologia profonda è il riconoscimento dell’inscindibilità della vita ed il bioregionalismo non è altro che la descrizione dei vari processi vitali e delle forme visibili della vita e della materia nella consapevolezza di tale inscindibilità. Quindi la descrizione “geografica” bioregionale è funzionale all’integrazione dell’ambito descritto. Un po’ come avvenne ai tempi di Menenio Agrippa che descrisse lo stato in termini di complementarietà degli organi strutturati per il funzionamento dell’intero organismo.
Questo discorso è molto vicino alla filosofia socio-economica di Serge Latouche, in tema di decrescita e localismo. Come sappiamo il professor Serge Latouche è tra gli avversari più noti della globalizzazione del pianeta e un sostenitore della decrescita conviviale e del localismo. Conosciuto per i suoi lavori di antropologia economica mira a proporre nelle sue opere il concetto dell’economico, rifacendosi alla definizione di economia sostanziale, intesa come attività in grado di fornire i mezzi materiali per il soddisfacimento dei bisogni delle persone. Egli critica, attraverso argomentazioni teoriche solide e con un approccio empirico il concetto di sviluppo e le nozioni di razionalità ed efficacia economico-finanziaria.
E finalmente lo stanno capendo in molti: il nostro pianeta è limitato. Le sue risorse, le sue energie non sono infinite. Da ciò l’importanza che nel bioregionalismo viene data ad un territorio, un qualsiasi territorio, facendo in modo che l’esercizio della partecipazione avvenga in maniera nonviolenta e raggiunga dei risultati che non producano danni all’ambiente, agli animali e alle persone.
Paolo D'Arpini
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