venerdì 13 ottobre 2017

Bioregionalism and deep ecology in human communities (Living in an urban bioregional context) - Bioregionalismo ed ecologia profonda nelle comunità umane (Vivere in un contesto urbano bioregionale)

"...me pasaría la vida viajando y pediría a la buena gente que encontrara en el camino de prestarme algo de su vida para probar a veces lo que significa sentirse  en casa..." (Sbirba Aivlis) 

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Having lived for many years in an urban context (I was born and lived in Rome and I also lived in Verona for many years), and having also tryed an experiment to rebuild a small abandoned village, Calcata, resulting in an attempt to reconstitute or - at least - initiate an ideal community process (I do not know with what success), I can assert that my "bioregional" progress has taken place in a "social" and urban context. But I make clear that being a citizen does not mean dwelling in the city only but means recognizing yourself as an "organism" of human civilization.

Since 2010 I moved to a small town in the Marche region, Treia (in Macerata's district), and this is a further step towards my search for ideal sociological accommodation .... In fact, Rome is inhabited by 6 million people, it is a metropolis, Verona counts for almost half a million inhabitants, Calcata less than a thousand ... While Treia comes to almost ten thousand. In short, I am looking for a proper way to maintain a healthy relationship with the environment and animals without having to give up the benefits of "civitas", since we are humanly highly socialized beings ....

The word "Bioregionalism" as well as the term "deep ecology" are neologisms coined at the end of the seventies of the last century, respectively by Peter Berg and Arne Naess, a writer and an ecologist, but represent a much older way of life , which is indeed part of the history of life on the planet and has characterized all human civilizations (until the advent of wild industrialization and consumerism).

We say that "bioregionalism" (equivalent to deep ecology) marks a way of thinking that moves from the deep need to re-link a sacral relationship with the earth. This relationship is conquered, starting from the will to understand-the place where we live.

In fact, a bioregion is not a fence which definitively establishes boundaries but a sort of magnetic field (aura or genius loci) distinguishable from adjacent fields only by the intensity of the characteristics that form its identity, the same as human beings, at the same time different and similar to each other.

Paolo D'Arpini


Immagine incorporata 1
Treia. Porta Vallesacco 



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Testo Italiano:

Essendo vissuto per moltissimi anni in un contesto urbano (sono nato e vissuto a Roma ed ho anche abitato a Verona per molti anni), ed avendo anche tentato un esperimento di ri-abitazione di un piccolo borgo abbandonato, Calcata, con conseguente tentativo di ricostituire o -perlomeno- avviare un processo di comunità ideale (non so con quale successo...), posso affermare che massimamente il mio procedere "bioregionale" si è svolto in un ambito sociale "cittadino". Ma attenzione, essere un cittadino non significa abitare in città bensì vuol dire riconoscersi in un "organismo" di civiltà umana.

Dal  2010 mi sono trasferito in una cittadina delle Marche, Treia (in provincia di Macerata) e questo è un successivo passo avanti verso la mia ricerca di una sistemazione sociologica ideale.... 
Infatti Roma è abitata da 6 milioni di persone, è insomma una metropoli, Verona conta quasi mezzo milione di abitanti, Calcata meno di mille... Mentre Treia arriva quasi a diecimila. Insomma sto cercando una giusta via di mezzo, adatta al mantenimento di un sano rapporto con l'ambiente e gli animali senza dover rinunciare ai vantaggi della "civitas", essendo noi umani esseri altamente socializzanti....


La parola "Bioregionalismo" come pure il termine "Ecologia profonda" sono neologismi coniati verso la fine degli anni '70 del secolo scorso, rispettivamente da Peter Berg ed Arne Naess, uno scrittore ed un ecologista, ma rappresentano un modo di vivere molto più antico, che anzi fa parte della storia della vita sul pianeta ed ha contraddistinto tutte le civiltà umane (sino all'avvento dell'industrializzazione selvaggia e del consumismo). 

Diciamo che il "bioregionalismo" (equivalente all'ecologia profonda) contraddistingue un modo di pensare che muove dall'esigenza profonda di riallacciare un rapporto sacrale con la terra. Questo rapporto si conquista partendo dalla volontà di capire -riabitandolo- il luogo in cui viviamo.

Una bioregione infatti non è un recinto di cui si stabiliscono definitivamente i confini ma una sorta di campo magnetico (aura - genius loci) distinguibile dai campi vicini solo per l'intensità delle caratteristiche che formano la sua identità, alla stessa stregua degli esseri umani, contemporaneamente diversi e simili l'uno all'altro.

Paolo D'Arpini


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