lunedì 1 settembre 2025

A memoir on the bioregional commitment of the VV.TT. Vegetarian Club - Una memoria sull’impegno bioregionale del Circolo Vegetariano VV.TT.

 


For us at the VV.TT. Vegetarian Club, meetings on the themes of bioregionalism, ecology, and the spirituality of nature began in 1984. However, officially, the Italian Bioregional Network was founded in Acquapendente (VT), in the Monte Rufeno Park, in the spring of 1996. Therefore, the political and social proposals related to bioregional implementation officially "began" that year.

I was personally one of the founders of the Bioregional Movement in Italy and remained within the Network despite the adverse currents that, as often happens, divided the initial group into streams and rivulets with various labels. Meanwhile, as some left, some also joined, and all in all, we can say that the deep ecology movement, based on the Italian Bioregional Network, is still alive and well and actively active.

I'd like to share a historical tidbit about past bioregional actions with you. It's a press release from 1996, taken from Antonello Palieri of ADNkronos. I don't know if you remember that in that year, Umberto Bossi began patrolling the Po River to promote his separatist federalism. We set out from Calcata and organized a counter-demonstration on the banks of the Po. Antonio D'Andrea from Capracotta and Lina Boner from Verona, who were present, and others I can't remember now, will be able to testify to this. Oh, and there was also Stefano Disegni, the cartoonist, who designed the logo for our Herbivore Hostel.

There on the Po, in the province of Mantua, I had a mixed experience.

We arrived early in the morning, the nature was beautiful. I strolled up and down the riverbanks, while the Lega Nord's boats swung back and forth on the muddy water. Opposing them was a Lega per l'Ambiente hot air balloon moored on the shore, with so many beautiful colors... But the long day in the sun had really bothered me... and in fact, I remember having to take refuge in a grove to escape the scorching rays, so I couldn't speak on the stage where the speeches were being held. But Stefano Disegni said something about us, just to establish our presence. Essentially, the proposal we put forward, to implement bioregionalism, is reported below by Adnkronos. Oh, I remember we even made the front page of Repubblica...



Historic news agency flash: BIOREGIONALISM THE PROPOSAL WILL BE RELAUNCHED ON THE PO RIVER ON SEPTEMBER 15TH:

Rome, August 30th 1996 (Adnkronos) – "Bossi can hold his river rally on September 15th. We will fight for the recognition of a new regional system based on 'bioregionalism' (places recognizable by their cultural, dialect, flora, and fauna similarities) and effective local autonomy."

This was stated by Paolo D'Arpini, President of the Calcata VV.TT. Vegetarian Circle, who last week launched the bioregionalism proposal with great success. "On September 15th, the day of Bossi's embarrassing 'river outburst,' we will re-propose the Italy of bioregionalism and effective federalism that unites us in the name of Italy—but with genuine respect for local autonomy—and does not separate what has been united through dramatic, centuries-old events."

We will propose it again in three different locations and events: the first on the other bank of the Po, in front of Ponte di Legno (as part of an Italian and European Union demonstration), the second at the meeting in San Benedetto del Po, organized by the Greens of the Lombardy Region, and finally the third in Calcata, in the Treja Valley, to relaunch the Etruscan model as a method of aggregation for an experimental bioregion of Etruria.

Meanwhile, "letters of support for our proposal are arriving," Paolo d'Arpini explains, "even from the inhabitants of the so-called 'Padania.'" From the borders of this nonexistent 'federal region,' M.F. of Gorizia informs us that he is seeking political asylum in Calcata in the unlikely event, however remote, of a Bossi victory. He requests this as an 'Illyrian barbarian sympathetic to Etruscan bioregionalism.'"

Unfortunately, the bioregional idea has not yet taken root, and the "regional federalist" system has meanwhile demonstrated all its flaws...

The Regions are giants that burden the state budget and serve only to support a mass of corrupt and slackers. They also divide homogeneous areas and communities. Regarding the bioregional vision and what the state's territorial organization and reorganization should be (according to our vision), I refer you to the articles: https://www.google.com/search?client=gmail&rls=gm&q=no%20regioni%20carrozzoni%20paolo%20d’arpini

Well, our bioregional battle continues...

Paolo D'Arpini - Circolo Vegetariano VV.TT. and Italian Bioregional Network




Testo Italiano

Per noi del Circolo Vegetariano VV.TT.  gli incontri, sul tema del bioregionalismo, dell’ecologia e della spiritualità della natura, sono iniziati dal 1984, però dal punto di vista ufficiale la Rete Bioregionale Italiana nacque ad Acquapendente (Vt), nel parco di Monte Rufeno, nella primavera del 1996. Quindi le proposte politiche e sociali relative all’attuazione bioregionale ebbero “inizio” ufficialmente in quell’anno.

Personalmente fui uno dei fondatori del Movimento bioregionale in Italia e sono rimasto nella Rete malgrado le correnti avverse che, come spesso accade, hanno suddiviso il gruppo iniziale in rivoli e rivoletti con varie etichette. Nel frattempo, a mano a mano che qualcuno usciva c’è stato anche qualcuno che entrava e tutto sommato possiamo dire che il movimento ecologista profondo, facente riferimento alla Rete Bioregionale Italiana, è tutt’ora vivo e vegeto e fortemente operativo.

Una chicca storica  sulle azioni bioregionali del passato ve la voglio sottoporre, si tratta di un comunicato stampa ripreso da Antonello Palieri dell’ADNkronos, risalente al 1996. Non so se ricordate che in quell’anno Umberto Bossi aveva iniziato il pattugliamento sul fiume Po, per promuovere il suo federalismo separativo. Noi partimmo da Calcata ed organizzammo un contro-presidio, sulle rive del Po. Potranno testimoniarlo Antonio D’Andrea di Capracotta  ed anche Lina Boner di Verona, che erano presenti, ed altri che ora non ricordo.. Ah, c’era pure Stefano Disegni, il vignettista, che aveva disegnato il logo del nostro Ostello per Erbivori.

Lì sul Po, in provincia di Mantova, vissi una esperienza mista.

Eravamo arrivati al mattino presto, la natura era molto bella, passeggiai in lungo ed in largo sulle sponde del fiume, mentre i navigli della Lega facevano avanti ed indrè sull’acqua limacciosa, A contrastarli c’era una mongolfiera della Lega per l’Ambiente ormeggiata a terra, con tanti bei colori… Ma la lunga giornata al sole mi aveva proprio incocciato.. ed infatti ricordo che dovetti andare a rifugiarmi in un boschetto per sfuggire ai cocenti raggi e perciò non potei intervenire sul palco dove si tenevano gli interventi. Ma Stefano Disegni disse qualcosa su di noi, tanto per stabilire la nostra presenza. Sostanzialmente la proposta da noi portata avanti, di attuazione del bioregionalismo, è sotto riportata dall’Adnkronos. Ah ricordo che finimmo pure in prima pagina su Repubblica….


Storico flash di agenzia: BIOREGIONALISMO LA PROPOSTA SARA’ RILANCIATA SUL PO IL 15 SETTEMBRE:

Roma, 30 ago. 1996 (Adnkronos) – ”Bossi faccia pure il suo raduno fluviale il 15 settembre, noi ci batteremo per il riconoscimento di un nuovo ordinamento regionale basato sul ”bioregionalismo” (luoghi riconoscibili per le affinità culturali, dialettali, della flora e della fauna) e su effettive automonie locali.”

Lo dichiara il Presidente del Circolo vegetariano VV.TT. di Calcata, Paolo D’Arpini che la settimana scorsa ha lanciato ”con grande successo” la proposta del bioregionalismo. ”Il 15 settembre, giorno dell’imbarazzante ‘uscita fluviale’ di Bossi, noi riproporremo l’Italia dei bioregionalismi e del federalismo effettivo che ci unisca nel nome d’Italia -ma nel rispetto autentico delle autonomie- e non separi quanto è stato unito attraverso drammatiche e secolari vicende.”

”Lo riproporremo in tre diverse sedi e manifestazioni: il primo sull’altra sponda del Po, davanti a Ponte di Legno (nell’ambito di una manifestazione dell’Unione italiana ed Europea), il secondo nell’incontro di San Benedetto del Po, organizzato dai verdi della Regione Lombarda ed infine il terzo a Calcata, nella Valle del Treja, per rilanciare il modello etrusco come metodo di aggregazione per una bioregione sperimentale dell’Etruria”.

Intanto ”giungono lettere di adesione alla nostra proposta” precisa Paolo d’Arpini” anche dagli abitanti della cosiddetta ‘Padania’. Dai confini di questa inesistente ‘regione federata’ M.F. di Gorizia ci comunica che chiede asilo politico a Calcata nell’evetualità, sia pure remota, di una vittoria bossista. Lo chiede in qualità di ‘barbaro illirico simpatizzante’ con il bioregionalismo etrusco’”

Purtroppo l’idea bioregionale non ha ancora attecchito, ed il sistema “federalista regionale” ha nel frattempo dimostrato tutte le sue pecche...

Le Regioni sono carrozzoni che appesantiscono il bilancio dello Stato e servono solo a mantenere una massa di corrotti e di scansafatiche. Dividendo inoltre gli ambiti omogenei e le comunità. Per quanto riguarda la visione bioregionale e su quello che dovrebbe essere l’ordinamento e la riorganizzazione territoriale dello stato (secondo la nostra visione), vi rimando agli articoli: https://www.google.com/search?client=gmail&rls=gm&q=no%20regioni%20carrozzoni%20paolo%20d’arpini

Beh, la nostra battaglia bioregionale continua...

Paolo D'Arpini - Circolo Vegetariano VV.TT. e Rete Bioregionale Italiana

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