That recycling is useful especially in times of crisis is an indisputable truth. Sometimes we can no longer even face current expenses, let alone afford to buy gifts... Rummaging through the corners of the house, or in the attic, you can find thousands of "vintage gifts" - perhaps that could be passed off as retro art objects - and that's it! For some years I have gotten into the habit of doing this... no more consumerist gifts, only eco-friendly gifts (recycled).
I remember a letter on the importance of the social value of the "gift", written to me by Rita De Angelis, an environmentalist who had joined the Bioregional Network, in which she said: "...for some time now we have been in crisis in various production sectors. But one thing must certainly not be taken away from Italians, the desire to celebrate, for happy events as well as for normal anniversaries such as birthdays, weddings, etc. in general it is obligatory, and a good omen, to bring the person being celebrated a gift to pleasantly remember the anniversary".
Unfortunately, it often happens that certain gifts are useless, perhaps duplicated, and only serve to increase the accumulated junk that we then find around the house. So from a good habit, born as a gesture of love, only a fashion and an accumulation of unnecessary objects derives. For this reason, it is important to carefully examine the usefulness of our gifts. Better yet, ask the person being celebrated what he/she might need. If it is an object beyond our means, we can organize a collection to achieve the goal. If, on the other hand, our gift is something self-produced, it is still appropriate to investigate the real needs or tastes of the person being celebrated.
This prudence can mitigate consumerist production, but how can we provide for the disposal of countless objects that already fill our homes? And here the discussion of recycling and social donation, on a wide scale, can come to our aid. Many objects that are superfluous to us can still be used by others, so before brutally getting rid of them, having ascertained their functioning or integrity, let's donate them to the "ecological islands", accessible to all citizens. In fact, in many municipalities there are "recycling warehouses" where, for free or with a minimal donation, you can take functioning and useful things.
Only a few personal objects would remain to be "disposed of", perhaps those that were given to us over the years and that perhaps our friends may still like. Let's make nice lists of the material that can still have a value or meaning, even emotional, and keep in mind the availability and relevance to the tastes of our celebrated friends. In this way we will achieve two goals: free ourselves from the accumulation before the funeral home and the cellar clearance come by and make the friends who are still alive happy.
Paolo D'Arpini - Italian Bioregional Network
Post scriptum - Speaking of giving and recycling, I remind my friends that I still have some copies of the book "Riciclaggio della memoria" available, a copy of which I can gladly give to anyone who requests it. The stipulation is that you come and collect it in person.
Info: bioregionalismo.treia@gmail.com
Testo Italiano:
Che il riciclaggio sia utile soprattutto in tempi di crisi è una verità indiscutibile. Talvolta non ce la facciamo più nemmeno ad affrontare le spese correnti figurarsi se possiamo permetterci l'acquisto di regali... Rovistando negli angoli della casa, o in soffitta, si trovano migliaia di "regali vintage" -magari che si potrebbero far passare come oggetti d'arte retrò- ed il gioco è fatto! Da alcuni anni ho preso l'abitudine di fare così... basta regali consumisti, solo regali ecologisti (di recupero).
Ricordo una lettera sull'importanza del valore sociale del "dono", che mi scrisse Rita De Angelis, un'ambientalista che aveva aderito alla Rete Bioregionale, in cui diceva: "...da un po’ di tempo siamo in crisi in svariati settori produttivi. Ma una cosa agli italiani non bisogna certo toglierla, la voglia di festeggiare, per lieti eventi così come per normali ricorrenze quali compleanni, matrimoni, ecc. in genere al festeggiato è d’obbligo, e di buon augurio, portare un regalo per ricordare piacevolmente la ricorrenza".
Purtroppo spesso succede che certi regali risultino inutili, magari doppi, e servono solo ad aumentare il ciarpame accumulato che poi ci ritroviamo in giro per la casa. Quindi da una buona consuetudine, nata come gesto di amore, ne deriva solo una moda ed un accumulo di oggetti innecessari. Per questa ragione è importante esaminare con attenzione l'utilità dei nostri regali. Meglio addirittura chiedere al festeggiato/a cosa può servirgli. Se trattasi di un oggetto al di là delle nostre possibilità possiamo organizzare una colletta per raggiungere lo scopo. Se invece il nostro regalo è qualcosa di autoprodotto è comunque opportuno indagare sulle reali necessità o gusti del festeggiato/a.
Questa oculatezza può mitigare la produzione consumistica, ma come provvedere allo smaltimento di innumerevoli oggetti che già riempiono le nostre case? E qui il discorso del riciclaggio e della donazione sociale, ad ampio raggio, può venirci in aiuto. Tanti oggetti per noi superflui possono essere ancora utilizzati da altri, perciò prima di disfarcene brutalmente, avendo appurato il loro funzionamento o interezza, facciamone dono alle "isole ecologiche", accessibili a tutta la cittadinanza. Infatti in molti comuni esistono dei "magazzini del riciclo" dove gratuitamente o con minima offerta si possono prelevare cose funzionanti e utili.
Resterebbero da "smaltire" solo alcuni oggettini personali, magari che ci furono regalati nel corso degli anni e che forse possono risultare ancora graditi ai nostri amici. Facciamo delle belle liste del materiale che può ancora avere un valore o significato, anche affettivo, e teniamo presente la disponibilità e la pertinenza con i gusti dei nostri amici festeggiati. Così otterremo due scopi: liberarci dall'accumulo prima che passino le pompe funebri e lo sgombero cantine e far contenti gli amici ancora in vita.
Paolo D'Arpini - Rete Bioregionale Italiana
Post scriptum - A proposito di dono e di riciclaggio ricordo agli amici che ho ancora disponibili alcuni esemplari del libro "Riciclaggio della memoria", di cui una copia volentieri posso regalare a chi ne farà richiesta. La clausola è che veniate a ritirarla di persona.
Info: bioregionalismo.treia@gmail.com
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