Usando un termine un po’ inflazionato potremmo dire che la nostra è un’azione sulla memoria degli elementi: acqua, aria, terra, fuoco ed etere aggiungendovi la coscienza in quanto componente della natura. Se si perde il senso di appartenenza all’intera comunità dei viventi, infatti, si va verso l’annichilimento della vita e della specie umana.
Come dice l’amica Aurora Bussi: “Tutte le civiltà nascono e muoiono raggiungendo il limite di ciò che sfruttano”. In questo contesto occorre fare un parallelo fra elementi naturali e la presenza umana, nonché il rapporto fra i vari esseri.
Finché si continua a vedere l’uomo e la donna come separati dal resto del mondo non avviene quel processo alchemico trasmutativo della coscienza in termini di condivisione globale dell’uomo nella natura. Il nostro è un viaggio verso ciò in cui siamo sempre stati: la casa Terra. Ed una volta realizzato che siamo già a casa possiamo cominciare a prendere in considerazione un ritmo diverso, uno stile di vita diverso della nostra presenza sul pianeta. Possiamo definirlo Armonia?
“La flessibilità dell’ambiente ecologico e della civiltà umana, che risulta dalla combinazione di entrambi, è così un sistema ecologico che si definisce per ‘variabili interconnesse’ con soglie di tolleranza superiori ed inferiori. L’adattamento si consegue con la modificazione delle variabili”.
L’obiettivo sociale del circolo vegetariano VV.TT. è quello di creare una rete fra i vegetariani, gli ecologisti e gli spiritualisti laici e sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi trattati. Per questo realizza, nel corso dell’anno, numerose iniziative pubbliche…
Paolo D’Arpini – Circolo Vegetariano VV.TT.
Contatti: circolovegetariano@gmail.com
Post Scriptum - Non ci resta che piangere (o ridere...?) - Scrive lo psichiatra Vittorino Andreoli: “...siamo in "una cornice di civiltà disastrosa", l'Italia e l'Occidente stanno "regredendo alle pulsioni istintive", al dominio della "cultura del nemico": La superficialità porta l'identità a fondarsi sul nemico. Se uno non ha un nemico non riesce a caratterizzare se stesso..."
English text:
Using a somewhat overused term we could say that ours is an action on the memory of the elements: water, air, earth, fire and ether adding to them the conscience as a component of nature. If we lose the sense of belonging to the entire community of living beings, in fact, we are heading towards the annihilation of life and of the human species.
As our friend Aurora Bussi says: "All civilizations are born and die reaching the limit of what they exploit". In this context we need to draw a parallel between natural elements and the human presence, as well as the relationship between the various beings.
As long as we continue to see man and woman as separate from the rest of the world, that alchemical process of transmutation of consciousness in terms of global sharing of man in nature will not occur. Ours is a journey towards what we have always been: home Earth. And once we realize that we are already at home we can begin to consider a different rhythm, a different lifestyle of our presence on the planet. Can we define it as Harmony?
“The flexibility of the ecological environment and of human civilization, which results from the combination of both, is thus an ecological system that is defined by ‘interconnected variables’ with upper and lower tolerance thresholds. Adaptation is achieved by modifying the variables”.
The social objective of the vegetarian club VV.TT. is to create a network between vegetarians, ecologists and lay spiritualists and to raise public awareness on the issues discussed. For this reason, it carries out, throughout the year, numerous public initiatives…
Paolo D’Arpini – Vegetarian Club VV.TT.
Contacts: circolovegetariano@gmail.com
Post Scriptum - All we can do is cry (or laugh...?) - Psychiatrist Vittorino Andreoli writes: "...we are in "a disastrous civilization framework", Italy and the West are "regressing to instinctive impulses", to the dominion of the "culture of the enemy": Superficiality leads identity to be based on the enemy. If one does not have an enemy, one cannot characterize oneself..."
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