giovedì 29 settembre 2022

Chi sei tu? I Ching lo Zodiaco Cinese ed il Sistema Elementale Indiano - Who are you? I Ching the Chinese zodiac and the Indian Elemental System

 


Il libro "Chi sei tu?" di Paolo D'arpini,   narra l'evolversi di una ricerca comparata sugli aspetti archetipali e sulla conoscenza di sé. Il libro è il risultato di uno studio, compiuto dall'autore nell'arco di oltre 40 anni, fondato sulla sua intuizione e sulla sua ricerca sulle correlazioni esistenti tra il metodo zodiacale cinese, basato sull'I Ching, e quello indiano inerente i diversi aspetti elementali e la scienza dello yoga. Il testo è inoltre corroborato da una analisi comparata su vari sistemi archetipali e su varie filosofie, come il taoismo, il buddismo, il non-dualismo, ecc. 

Essenzialmente l'argomento trattato parte da un metodo analogico di ricerca, incentrato sull'individuazione delle caratteristiche relative alla persona. Ognuno, con l'aiuto delle indicazioni qui contenute, potrà comporre il proprio autoritratto archetipale ed elementale. Una volta preso possesso della chiave sarà possibile penetrare nella stanza segreta del proprio "io", scoprendo allo stesso tempo la vera identità che vi si cela. Seguendo passo passo questa mappa il lettore attento e discriminante potrà riconoscere il luogo ed il momento in cui si trova, non in forma ipotetica ma in "presenza"...


Integrazione dell'autore:

Lo scopo del libro "Chi sei tu?" è quello di mettere in chiaro alcuni concetti base su ciò che io chiamo "conoscenza di sé".

Per una sorta di simpatia che percepisco verso tutte le persone con le quali riesco a condividere emozioni e sentimenti ho pensato che potesse essere utile (per me e per loro) chiarire alcuni aspetti dell'auto-conoscenza che ancora si rivolgono alla persona. Poiché (comunque) dalla persona dobbiamo partire in quanto depositaria della prima scintilla di Coscienza dalla quale tutto deriva. Non voglio perciò sminuire il valore di questa persona, e come "questa" anche tutte le altre che pazientemente seguono e precedono.

Conoscere le caratteristiche incarnate, saper individuare le pulsioni che ci  contraddistinguono  è sicuramente utile per non farci imbrogliare dalla mente, per non cadere nella trappola della falsa identità. In realtà tutto ciò che può essere descritto non può essere “noi” ma solo la struttura funzionale del corpo/mente (nella quale ci riconosciamo). Questo apparato psico-fisico è il risultato della commistione di forze naturali (od elementi) e di qualità psichiche (che degli elementi sono espressione) che non sono sotto il nostro diretto controllo. Nella multiforme interconnessione di queste energie gli infiniti esseri prendono forma. Anche se –in verità- non si tratta di “forze” né di “esseri” bensì di una singola forza e di un solo "essere" che assume vari aspetti durante il suo svolgersi nello spazio-tempo.

Ma qui occorre descrivere la “capacità separativa” (yin e yang) che produce l’illusione della diversità. Essa è il primo concetto che si forma nella mente (in effetti è la mente stessa).

Ai primordi della cultura umana la differenza fra Natura e “persona” era impercettibile, la speculazione filosofica non era arrivata a presupporre un io separato, in quanto fruitore privilegiato della creazione. Infatti nell'antica tradizione matristica e panteistica la Natura era vista come la Madre Universale, la quale da se stessa ed in se stessa produce tutti i fenomeni, manifestando tutte le forme. In questa visione non vi è alcuna separazione o differenza fra la Matrice e le sue emanazioni, viventi o amorfe che siano. Animali, piante, montagne, corsi d’acqua, mari, cielo stellato, luna, esseri umani… tutto compartecipa ed è espressione dell’atto creativo, parte indivisibile di un Unicum.

La creazione in questa ottica è vista come qualcosa di spontaneo e naturale, una ricorrenza ciclica che sorge dalla terra, sulla terra insiste ed alla terra ritorna, in un continuo ripetersi senza un “oltre”. Tutto è presente nell’eterno qui ed ora. Questa beata visione non si è esaurita con il trascorrere delle generazioni, essa è durata a lungo, ed ancora permane nelle menti illuminate. Il suo procedere ellittico conserva il sapore dell’eternità.

Partendo da questi presupposti ho iniziato ad esplorare quelle forme psichiche archetipali che da tempo immemorabile sono state riconosciute come presenti in tutte le espressioni rappresentative della vita.

Mi sono così imbattuto in conoscenze di molto antecedenti le religioni e la psicologia. Ho trovato ad esempio nel Libro dei Mutamenti (I Ching) e nel sistema elementale indiano interessanti spunti per risalire al senso identitario che contraddistingue l'uomo integro. Una identità sia locale, basata sulla presenza nel qui ed ora, che personale, ovvero percettiva ed emozionale.

Ad esempio, integrati dal sistema elementale, fondamentalmente due sono gli indirizzi culturali della Cina, il Confucianesimo ed il Taoismo. Ricettacolo di questi due aspetti sociali è il Libro dei Mutamenti, cioè l’I-Ching, uno dei saggi testi più antichi dell'umanità. In esso sono integrati diversi commenti di Confucio e di Lao Tze, nonché considerazioni più tardive di matrice Chan (Meditazione Buddista). All'I-Ching sono riconducibili anche i basilari archetipi psichici dello zodiaco cinese e i due aspetti dello Yin e dello Yang, il Femminile ed il Maschile, la Tenebra e la Luce, la Terra ed il Cielo.

La spontanea e naturale interazione degli opposti, in continuo movimento, descritta nell'I-Ching, è lo stesso del greco "Panta rei os potamòs" (tradotto come ‘Tutto scorre come un fiume’), il celebre aforisma attribuito ad Eraclito, vissuto contemporaneamente al saggio Lao Tze. Ma anche nel ‘Libro dei Proverbi’ di Salomone si inneggia allo sposalizio del Cielo con la Terra, alla congiunzione degli opposti ... il serpente che si morde la coda ... come miracolo delle polarità che si integrano, dei due che sono uno, della dolcezza di un cuore di donna che acquieta l'aggressività dell'uomo... E' questa l'intelligenza che guida la Natura in ciò che oggi chiamiamo ‘evoluzione’, che ha fatto dire a Leone Tolstoi: "Se un uomo vuole aiutare il mondo, non deve pensare di fuggire dal mondo. Deve imparare a conoscerlo e a vivere in esso, diventando un'oasi, un rifugio per chi è alla ricerca della propria anima".

Ed è proprio così che possiamo cercare di ritrovare la comprensione della nostra vera natura e del corretto agire nel mondo. Con l'aiuto dei principi fondamentali del Libro dei Mutamenti è possibile realizzare nella maniera più completa le facoltà interiori dell'uomo. Questa possibilità è fondata sul fatto che l'uomo ha in sé facoltà simili al Cielo e alla Terra, in quanto egli è un micro-cosmo. Poiché nel Libro dei Mutamenti sono riprodotte le leggi di Cielo e Terra esso fornisce gli strumenti per coltivare la propria natura intrinseca, cosicché le più intime qualità buone possano dispiegarsi. In particolare due cose vengono prese in considerazione: la saggezza e l'operare, l'intelletto e la volontà. Quando intelletto e volontà sono centrati nel modo giusto anche la vita emotiva giunge alla giusta armonia.


Integrazione sull'attinenza dei temi trattati con la città di Macerata


Trovo che oggigiorno affrontare questi temi  in quel di Macerata  sia altamente consono, anche in considerazione che proprio da  qui due eminenti precursori,  partirono per recarsi in  Cina, in India e  Paesi limitrofi alla  scoperta della scienza spirituale e filosofica  dell'estremo oriente.  

Io stesso mi sono ritirato nel Maceratese, a Treia,  per concludere  la redazione del mio libro "Chi sei tu?" e per  capire  il rapporto fra  la mia ricerca  e quella dei precursori  che mi hanno preceduto.  Due sono stati i marchigiani illustri che hanno legato il loro nome alla scoperta dei misteri di Cina e India. Il primo fu il gesuita maceratese, Matteo Ricci (1552/1610), che soggiornò lungamente presso la corte imperiale cinese scrivendo diversi libri in Mandarino (la lingua dotta). Egli cercò di integrare la cultura cinese con quella occidentale in una sintesi più apprezzata in Cina, ove morì  e fu sepolto con tutti gli onori a Pechino, che presso la chiesa cattolica  di Roma che lo aveva inviato in Cina come missionario e lo attendeva per scomunicarlo a causa del suo sincretismo.

L’altro grande maceratese fu il professor Giuseppe Tucci (1894/1984), fondatore e curatore dell’ISMEO, l’istituto italiano per lo studio della cultura orientale e importante museo sito in Via Merulana a Roma. Io nel 1974 ebbi la fortuna di visitare quel museo e fui toccato dal rispetto con il quale le reliquie di religioni esterne alla nostra cultura avessero trovato ospitalità e idonea spiegazione. In particolare apprezzai le  ricerche del Tucci sulla cultura nepalese e tibetana ed il suo studio dell’antica saggezza cinese, laica per antonomasia, rivolta al benessere dello stato e del popolo. In particolare Giuseppe Tucci è stato in grado di offrire un quadro suggestivo dei due indirizzi culturali della Cina, il Confucianesimo e il Taoismo, entrambi contenuti nell'I Ching, il libro  mai rinnegato persino sotto il governo di Mao Tse Tung.

Paolo D'Arpini



Di questi argomenti se ne parlerà il  14 ottobre 2022, nella Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, alle ore 16.30, assieme all'autore Paolo D'Arpini, all'editore Antonello Andreani, all'autrice della prefazione Caterina Regazzi, ed alla moderatrice Simonetta Borgiani.


English Text:

The book "Who are you?" by Paolo D'arpini, narrates the evolution of a comparative research on archetypal aspects and on self-knowledge. The book is the result of a study, carried out by the author over more than 40 years, based on his intuition and his research on the correlations between the Chinese zodiac method, based on the I Ching, and the Indian one concerning the different elemental aspects and the science of yoga. The text is also corroborated by a comparative analysis on various archetypal systems and on various philosophies, such as Taoism, Buddhism, non-dualism, etc.

Essentially, the subject matter starts from an analogical research method, centered on identifying the characteristics relating to the person. Everyone, with the help of the indications contained herein, will be able to compose their own archetypal and elemental self-portrait. Once you have taken possession of the key it will be possible to penetrate into the secret room of your "I", discovering at the same time the true identity that is hidden there. By following this map step by step, the attentive and discriminating reader will be able to recognize the place and the moment in which it is found, not in a hypothetical form but in "presence" ...

Integration by the author:

The purpose of the book "Who are you?" is to clarify some basic concepts about what I call "self-knowledge".

Out of a kind of sympathy that I perceive towards all the people with whom I can share emotions and feelings, I thought it could be useful (for me and for them) to clarify some aspects of self-knowledge that still apply to the person. Since (in any case) we must start from the person as the custodian of the first spark of Consciousness from which everything derives. Therefore I do not want to diminish the value of this person, and like "this" also all the others who patiently follow and precede.

Knowing the embodied characteristics, knowing how to identify the drives that distinguish us is certainly useful in order not to be fooled by the mind, in order not to fall into the trap of false identity. In reality, everything that can be described cannot be "us" but only the functional structure of the body / mind (in which we recognize ourselves). This psycho-physical apparatus is the result of the mixture of natural forces (or elements) and psychic qualities (which elements are expressions) that are not under our direct control. In the multiform interconnection of these energies, infinite beings take shape. Even if - in truth - it is not a question of "forces" or "beings" but of a single force and a single "being" that takes on various aspects during its unfolding in space-time.

But here it is necessary to describe the "separative capacity" (yin and yang) that produces the illusion of diversity. It is the first concept that is formed in the mind (in fact it is the mind itself).

At the beginning of human culture the difference between Nature and "person" was imperceptible, philosophical speculation had not come to presuppose a separate ego, as a privileged user of creation. In fact, in the ancient matristic and pantheistic tradition, Nature was seen as the Universal Mother, who by herself and in herself produces all phenomena, manifesting all forms. In this view there is no separation or difference between the Matrix and its emanations of it, whether living or amorphous. Animals, plants, mountains, waterways, seas, starry skies, the moon, human beings ... everything shares and is an expression of the creative act, an indivisible part of a Unicum.

In this perspective, creation is seen as something spontaneous and natural, a cyclical recurrence that arises from the earth, insists on the earth and returns to the earth, in a continuous repetition without an "beyond". Everything is present in the eternal here and now. This blissful vision did not end with the passing of generations, it lasted a long time, and still lingers in enlightened minds. Its elliptical progression preserves the flavor of eternity.

Starting from these assumptions, I began to explore those archetypal psychic forms which from time immemorial have been recognized as present in all representative expressions of life.

So I came across knowledge of much antecedent religions and psychology. I found, for example, in the Book of Changes (I Ching) and in the Indian elemental system, interesting ideas to go back to the sense of identity that distinguishes the whole man. An identity that is both local, based on presence in the here and now, and personal, that is, perceptive and emotional.

For example, integrated by the elemental system, there are basically two cultural addresses of China, Confucianism and Taoism. Receptacle of these two social aspects is the Book of Changes, that is, the I-Ching, one of the most ancient wise texts of humanity. It incorporates several comments by Confucius and Lao Tze, as well as later considerations of a Chan matrix (Buddhist Meditation). Also attributable to the I-Ching are the basic psychic archetypes of the Chinese zodiac and the two aspects of Yin and Yang, the Feminine and the Masculine, Darkness and Light, Earth and Sky.

The spontaneous and natural interaction of opposites, in continuous movement, described in the I-Ching, is the same as the Greek "Panta rei os potamòs" (translated as 'Everything flows like a river'), the famous aphorism attributed to Heraclitus, lived simultaneously with the sage Lao Tze. But even in Solomon's 'Book of Proverbs' there is praise for the marriage of Heaven to Earth, the conjunction of opposites ... the serpent biting its own tail ... as a miracle of the polarities that integrate, of the two that are one , of the sweetness of a woman's heart that calms the aggression of man ... This is the intelligence that guides Nature in what we now call 'evolution', which made Leo Tolstoi say: "If a man he wants to help the world, he doesn't have to think about running away from the world. He has to learn to know it and to live in it, becoming an oasis, a refuge for those in search of their soul ".

And it is precisely in this way that we can try to find an understanding of our true nature and correct action in the world. With the help of the fundamental principles of the Book of Changes it is possible to realize in the most complete way the inner faculties of man. This possibility is based on the fact that man has in himself faculties similar to Heaven and Earth, as he is a micro-cosmos. Since the laws of Heaven and Earth are reproduced in the Book of Changes it provides the tools to cultivate one's intrinsic nature so that the innermost good qualities can unfold. In particular, two things are taken into consideration: wisdom and work, the intellect and the will. When intellect and will are centered in the right way, the emotional life also comes to the right harmony.

Integration on the relevance of the topics dealt with with the city of Macerata

I find that nowadays addressing these issues in Macerata is highly appropriate, also considering that it is from here that two eminent precursors left to travel to China, India and neighboring countries to discover the spiritual and philosophical science of the Far East.

I myself retired to the Macerata area, to Treia, to finish the editing of my book "Who are you?" and to understand the relationship between my research and that of the precursors who preceded me. There were two illustrious Marche people who linked their name to the discovery of the mysteries of China and India. The first was the Jesuit from Macerata, Matteo Ricci (1552/1610), who spent a long time at the Chinese imperial court writing several books in Mandarin (the learned language). He tried to integrate Chinese culture with Western culture in a synthesis more appreciated in China, where he died and was buried with full honors in Beijing, which at the Catholic church in Rome that had sent him to China as a missionary and was waiting  to excommunicate him. because of its syncretism.

The other great Macerata artist was Professor Giuseppe Tucci (1894/1984), founder and curator of ISMEO, the Italian institute for the study of oriental culture and an important museum located in Via Merulana in Rome. In 1974 I was lucky enough to visit that museum and was touched by the respect with which the relics of religions outside our culture had found hospitality and suitable explanation. In particular, I appreciated Tucci's research on Nepalese and Tibetan culture and his study of ancient Chinese wisdom, secular par excellence, aimed at the well-being of the state and the people. In particular, Giuseppe Tucci was able to offer an evocative picture of the two cultural trends of China, Confucianism and Taoism, both contained in the I Ching, the book never denied even under the government of Mao Tse Tung.

Paolo D'Arpini


These topics will be discussed on October 14, 2022, in the Mozzi Borgetti Library in Macerata, at 4.30 pm, together with the author Paolo D'Arpini, the publisher Antonello Andreani, the author of the preface Caterina Regazzi, and the moderator Simonetta Borgiani.

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