lunedì 14 dicembre 2020

Self-knowledge, starting with the "person" - Conoscenza di sé, cominciando dalla "persona"



Starting a path on self-knowledge, it is necessary to become aware of the psycho-physical qualities that are in store for the person we embody, so as not to be unprepared for the eventualities that await us and not to be misled by the negative propensities of the mind.


Since the categories have existed, that is, since the concepts of high and low, good and bad, masculine and feminine, bright and dark were born in human society, an integrative way has always been sought that could make the interrelation of those forces understandable, which always co-act in all mutations.


For example, the Buddhist faith is defined as "the middle way", there is also the Christian saying "love others as yourself" or the doctrine of "solve et coagula" of the various philosophical orders.


Becoming listeners first and then integrating reworkers, this continuous acceptance of the possibilities present at the occasion without pushing for a pre-established solution is my middle ground.


However, the truth of the intentions must be tested for evidence of the facts. When we examine the way in which we place ourselves in the current change we immediately discover if our feeling and acting are truly genuine and in tune, part of the movement in progress (and this regardless of the result obtained) or is it just frustrating acting….


I must say that my conformation leads me to an approach towards society that I would define as a "half-hearted", considering the active respectable like Yang and the passive unconcerned like Yin, being a half-hearted gives me the opportunity to interact with both worlds, to understand the reasons and in part to share their choices.


This means that having to make a talk on this self-knowledge I spontaneously sympathize both with those who want and can share my position but also with those who do not want to have anything to do with these "psychic fantasies".


It is true, with this indifferent attitude, sharing suffers, the product does not sell well - as they say in commercial jargon - but at least we feel free not to be sold ourselves ...


Paolo D'Arpini








Testo Italiano:

Iniziando un  percorso di auto-conoscenza  occorre  prendere coscienza delle qualità psico-fisiche che sono in serbo per la persona che noi incarniamo,  in modo da non essere impreparati alle evenienze che ci aspettano e non essere tratti in inganno dalle propensioni negative della mente. 


 Da quando esistono le categorie, da quando cioè nella società umana sono nati i concetti di alto e basso, buono e cattivo,  maschile e femminile, luminoso ed oscuro, si è sempre cercata una via integrativa che potesse rendere comprensibile  l’interrelazione di quelle forze che sempre co-agiscono in tutte le mutazioni.


Ad esempio la fede Buddista è definita “la via di mezzo”, c’è  pure il detto cristiano “dell’ama gli altri come te stesso” o la dottrina del “solve et coagula” dei vari ordini filosofici.  


Il farsi prima ascoltatori e poi rielaboratori integrativi, questo continuo accettare le possibilità presenti all’occasione  senza spingere per una soluzione precostituita è la mia via di mezzo.


Occorre però che la verità delle  intenzioni sia messa al vaglio della prova dei fatti.  Allorché esaminiamo il modo in cui ci poniamo nel mutamento scopriamo immediatamente se il nostro sentire ed agire è veramente  genuino ed in sintonia,  facente parte del movimento in  atto (e ciò indipendentemente dal risultato ottenuto) oppure è solo frustrante recitazione…. 


Debbo dire che la mia conformazione mi porta ad un approccio verso la società che definirei da "mezzo sderenato", considerando i perbenisti attivi come Yang e gli sderenati passivi come Yin,  essere un mezzo sderenato mi da la possibilità di interloquire con entrambi i mondi, di capirne le ragioni ed in parte di condividerne le scelte. 


Questo significa che dovendo fare un discorso su questa auto-conoscenza spontaneamente simpatizzo sia con chi vuole e può compartecipare ma anche con coloro che  non vogliono aver nulla a che fare con queste “fantasie psichiche”.   


E’ vero,  con questo atteggiamento indifferente la condivisione ne patisce,  il prodotto  non si vende bene -come si dice in gergo commerciale- ma almeno ci si sente liberi di non esserci noi stessi venduti...


Paolo D'Arpini

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