Various incense sticks give out different fragrances. Similarly, the body contains different ingredients. A person’s behavior is the result of the three gunas. These are Sattva – knowingness, Rajas – motivity, and Tamas – consolidation and inertia. Behavior gives rise to good or bad results. That is called destiny.
You know that ‘you are’. Contemplate on it. Do not meditate on any object. Penance is a sort of meditation.
The jnani’s destiny is the whole universe. You will know this through meditation. Once you know consciousness, you will never identify with the body again. I know that I have a body, but the body is not ‘I’. One remembers his childhood, but will he become a child again? Only the memory is there. Similarly, after realization you will know that you are not the body, even while the body is still there. You will be beyond beingness. The concept ‘I am’ has been created due to God. I know that God will eventually leave the body. That implies that I existed prior to God. God means prana. This is opposite to what people who identify with the body think. They think God existed prior to them, they came later. Pure consciousness is called God. How can God kill me? He only departs from the body. (Maharaj says that the consciousness in the body is God – Iswara – the manifest Brahman. It is the same as prana – the life force. However, I as the Absolute – Parabrahman am beyond it.)
When one realizes that one is liberated, no worldly dealings are left for him. This is the true situation. Those who got liberated but did not continue with devotion to the Guru were not useful to common people. They
are not known to common people. Those who continued devotional practices after liberation, their presence is always there even if they no longer physically exist. After Self-realization when body-consciousness is gone, one does not require anything else for comfort; he becomes a ‘nobody’ and by being that he becomes extinct. There is no use of the Guru unless there is complete faith and devotion. Are seekers who go to the Himalayas and find salvation of any use to other people?
Many a great king has come and gone; people do not remember him any longer. Those who practiced devotion to the Guru benefited the people, and people are devoted to such sages even now. There is no greater charity than offering of Self-knowledge. One who receives it becomes like the one who gives it. This is not true for other worldly gifts. There should be devotion towards the one who gives knowledge.
Even if the Guru is worshipped in stone or clay, it bears fruit. Never let go of devotion to the Guru. His creed will manifest through us. Such is the greatness of devotion to the Guru. Those who were devoted to liberation became immortal in the minds of the people. One should never forget to worship the Guru (consciousness).
Obligations to the one who gives Self-knowledge can never be paid off. One can only offer continued worship and share his teaching with others. Where there are no instruments, do mental worship and sing
devotional songs.
Why is Guru-bhajan performed?
It is for uplifting the world. By doing this one becomes as worthy as the Guru. (After Self-realization, the teaching process should continue for the benefit of others.) God is the same as Self-knowledge, do not use other concepts. Never let go of devotion to the Guru.
- MEDITATIONS WITH SRI NISARGADATTA MAHARAJ
Sunday, September 10, 1978
Testo Italiano:
Vari bastoncini di incenso emanano fragranze diverse. Allo stesso modo, il corpo contiene diversi ingredienti. Il comportamento di una persona è il risultato dei tre guna. Questi sono Sattva - conoscenza, Rajas - motivazione e Tamas - consolidamento e inerzia. Il comportamento dà origine a risultati buoni o cattivi. Questo si chiama destino.
Sii cosciente del'io sono". Contemplalo. Questa penitenza è una sorta di meditazione. Non meditare su alcun oggetto.
Il destino del jnani è l'intero universo. Lo saprai attraverso la meditazione. Una volta che conosci la coscienza, non ti identificherai mai più con il corpo. So di avere un corpo, ma il corpo non è "io". Si ricorda la sua infanzia, ma tornerà bambino? C'è solo la memoria. Allo stesso modo, dopo la realizzazione saprai che non sei il corpo, anche mentre il corpo è ancora lì. Sarai oltre il senso di essere. Il concetto "io sono" è stato creato grazie a Dio. So che alla fine Dio lascerà il corpo. Ciò implica che io esistessi prima di Dio. Dio significa prana. Questo è l'opposto di ciò che le persone che si identificano con il corpo pensano. Pensano che Dio sia esistito prima e loro sono venuti dopo. La pura coscienza è chiamata Dio. Come può Dio uccidermi? Si allontana solo dal corpo.
(Maharaj dice che la coscienza nel corpo è Dio - Iswara - il Brahman manifesto. È lo stesso del prana, la forza vitale. Tuttavia, l'Io come Assoluto - Parabrahman è al di là di esso.)
Quando il jnani si rende conto che si è liberato, per lui non restano affari mondani da compiere. Questa è la vera situazione. Coloro che si sono liberati ma non hanno continuato a manifestare la devozione verso il Guru non saranno stati utili alla gente comune. Essi non sono noti alla gente comune. Coloro che hanno continuato con le pratiche devozionali anche dopo la liberazione, la loro presenza sarà sempre presente anche se non esistono più fisicamente. Per il jnani dopo la realizzazione del Sé, quando la coscienza di essere il corpo è scomparsa, non è necessario alcun supporto; diventa un "nessuno", il suo io si estingue. Non si ottiene reale beneficio dal Guru a meno che non ci sia fede e devozione complete. I ricercatori che si ritirano sull'Himalaya e trovano la salvezza sono utili ad altre persone?
Molti grandi re sono andati e venuti; la gente non li ricorda più. Coloro che hanno praticato la devozione al Guru hanno beneficiato le persone, e le persone sono devote a tali saggi anche adesso. Non c'è generosità più grande dell'offerta della conoscenza di sé perché chi la riceve diventa come chi lo dona. Questo non è vero per i doni mondani. Perciò dovrebbe esserci devozione verso colui che dà la conoscenza.
Anche se il Guru è adorato in pietra o argilla, porta frutti. Non abbandonare mai la devozione al Guru. La sua realizzazione si manifesterà attraverso di noi. Tale è la grandezza della devozione al Guru. Coloro che sono devoti alla liberazione divengono immortali nelle menti delle persone. Non bisogna mai dimenticare di adorare il Guru (coscienza).
Gli obblighi nei confronti di chi dà la conoscenza di sé non possono mai essere ripagati. Si può solo offrire un'adorazione continua e condividere il suo insegnamento con gli altri. Dove non ci sono strumenti di culto, adorate mentalmente e cantate canti devozionali.
Perché viene eseguito il Guru-bhajan? È per elevare il mondo. In questo modo si diventa degni quanto il Guru. (Dopo la realizzazione del Sé, il processo di insegnamento dovrebbe continuare a beneficio degli altri). Dio è uguale all'autoconoscenza, non usare altri concetti. Non abbandonare mai la devozione al Guru.
MEDITAZIONI CON SRI NISARGADATTA MAHARAJ
Domenica 10 settembre 1978
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