giovedì 25 gennaio 2018

Not religion but spirituality is the evolutionary key for humanity - Non la religione ma la spiritualità è l'umana chiave evolutiva


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Following the continuous loss of credibility of the dualistic monolithic faiths, the debate on religious education  in State schools has been  resumed in different parts of the West. The thing has not yet succeeded in drifting into a complete legislative proposal and it is "natural" that religious institutions defend their matters with a sword, which ensures a secure retribution to many priests. In addition, today rabbis and mullahs are knocking at the door of the religious teaching, to guarantee an adequate share of the market and of ideological-political hegemony. It is less natural that this matter be now defended by the pretenders as "space of freedom" and "equal opportunity".

Undoubtedly, when certain interests come into play, the words fly, too often disconnected from their meaning.

Personally I am in favor of the teaching of secular philosophical thought, linked to the so-called "lay spirituality" or biospirituality, based on the knowledge of Self and on one's own nature, and not on invented texts and novels. This is the first and only form of "religiosity" that has promoted the development of human society as a whole. See for example the evolutionary function of philosophies such as Platonic and Socratic, Zen, Taoism and Advaitic Vedanta (non-dualism), but I would like this teaching to be real, not fictitious. In fact, too often the religious teacher develops his "theoretical" program perhaps by giving "sexual education" (in the form of a pseudo tantric or bigot lesson) or lectures with an ethical / moralistic background (stuff for "innocent"people).

The teacher must be qualified in the experience of the Self and not by the accumulation of concepts learned on the texts. Thus it happened in the Zen schools, for example, in which it was not possible to teach if the Satori had not been experimented.

The traditional religions are now a useless ballast, and yet sometimes it is necessary to analyze them at least in order to resize  what they really are: fables good for childhood!

In this historical moment, in which we witness an ideological clash between various cultures, I often found myself mediating the opposing views and the contrasts created between human beings. The tendency is always to separate in the name of an ideology, of a religion. What happens in the Middle East between Jews and Muslims, between Shiites and Sunnis, also takes place in the rest of the world, among Catholics, Orthodox and Protestants, etc. and the wars of religion manifest themselves on a planetary level. With the inclusion of the new "consumerist materialism" in antagonism with "ecological primitivism".

Today in the West there is a great pseudo-religious ferment, on the one hand some are perched on the defense of Catholicism as the last ratio of civilization, others "convert" to Islamism, others do everything to show that instead it is right there the rotten (and become atheists), and still others turn to softer and more reasonable religions, towards yoga or new age and neo-pagan tendencies.

Of these varied expressions of thought I try to accommodate the most "healthy", I do it good-naturedly, with a syncretic spirit, and try to mitigate the accusations and criticisms of monotheistic religions, especially if these can become grounds for racial separation and splitting in the meaning of common belonging to the human species.

I have often found some intolerant attitudes in various religious figures but also in "pure" atheistic rationalists. This happens to all those who claim the right to teach their "gospel". And it is what pedantically make all the assumers of a religion or ideology, be  they  fathers of the church, mullahs and rabbis, or supreme teachers of the atheist "truth".

But these separative ideas of the human species, based on a thought, on a concept, have no sense whatsoever. How can one separate what has never been divided by nature and is not even divisible? Take a Christian, if  you couple it with an animist, they proliferate; take a Jew, if you pair it with a Taoist, proliferate; take a Muslim if you pair it with an atheist, proliferate...

Religions and faiths are just labels put there by cunning "speculators" to create havoc among men, especially among those who like to think in dualistic terms and who have nothing else to do but see differences between themselves and others ... and in this of course they are very good: Christians, Muslims, Jews, flippatists ... and all those who split humanity in the name of a "name".  But we are human beings only...

Paolo D'Arpini





Testo Italiano

In seguito alla continua perdita di credibilità delle fedi monolatriche  dualistiche  anche in Italia è ripresa la discussione sull’insegnamento religioso nelle scuole di Stato.  La cosa non è sinora riuscita a d approdare in una compiuta proposta legislativa ed è  "naturale" che le istituzioni religiose difendano a spada tratta la loro materia, che assicura una retribuzione sicura a tanti preti. All'uscio dell'Ora di religione, inoltre, bussano oggi anche rabbini e mullah, per  garantirsi una adeguata fetta di mercato e di egemonia ideologico-politica. E’ meno naturale che questa materia sia difesa dai pretendenti come “spazio di libertà” e di "pari opportunità".


Indubbiamente quando entrano in gioco certi interessi le parole volano, troppo spesso sganciate dal loro significato.


Personalmente sono  favorevole  all’insegnamento  del pensiero filosofico laico, collegato alla cosiddetta "Spiritualità laica" o Biospiritualità, basata sulla conoscenza di Sé e sulla propria natura, e non su testi e romanzi inventati.  Questa è la prima ed unica forma di "religiosità" che ha promosso lo sviluppo della società umana nel suo complesso. Vedi ad esempio la funzione evolutiva svolta da filosofie come quella Platonica e Socratica, lo Zen, il Taoismo e l'Advaita Vedanta (non-dualismo), ma vorrei che quest’insegnamento fosse reale, non fittizio. Infatti troppo spesso l’insegnante religioso sviluppa il suo programma  "teorico" magari impartendo  "educazione sessuale" (in forma pseudo tantrica o bacchettona) o  lezioncine a sfondo etico/moralistico (roba per "innocenti").


L'insegnante deve essere qualificato nell'esperienza del Sé e non  dall'accumolo di nozioni apprese sui testi. Così avveniva infatti nelle scuole Zen, ad esempio, in cui non era possibile insegnare se non si era sperimentato il Satori.


Le religioni tradizionali sono ormai  una zavorra inutile, eppure talvolta occorre analizzarle per lo meno allo sopo di ridimensionarle a quel che realmente sono: favole necessarie all'infanzia!


In questo momento storico, in cui assistiamo ad uno scontro ideologico fra varie culture, sovente mi son trovato a mediare le opposte visioni e le contrapposizioni che si creano fra esseri umani. La tendenza è sempre quella di separare nel nome di una ideologia, di una religione. Ciò che avviene in medio oriente fra ebrei e musulmani, fra sciiti e sunniti, avviene anche nel resto del mondo, fra cattolici, ortodossi e protestanti, etc.  e le guerre di religione si manifestano a livello planetario.  Con l'inserimento in lizza del nuovo "materialismo consumista" in antagonismo col "primitivismo ecologista".


In Occidente oggi c’è un grande fermento pseudo-religioso, da una parte alcuni si arroccano sulla difesa del cattolicesimo come ultima ratio di civiltà, altri si "convertono" all'islamismo, altri  fanno di tutto per dimostrare che invece è proprio lì il marcio, ed altri ancora si rivolgono a religioni più soft e ragionevoli, verso lo yoga o le tendenze new age e neopagane.


Di queste variegate espressioni di pensiero  io cerco di accogliere le parti più "sane", lo faccio bonariamente, con spirito sincretico,  e cerco di mitigare le accuse e le critiche verso le religioni monoteiste  soprattutto se queste possono divenire  motivo di separazione razziale e di spaccatura nel significato di comune appartenenza alla specie umana.


Certi atteggiamenti intolleranti li ho spesso  trovati in diversi esponenti religiosi ma anche in "puri" razionalisti atei. Questo succede a tutti coloro che si arrogano il diritto di insegnare un loro "vangelo".  Ed è ciò che fanno pedantemente tutti gli assuntori di una religione od ideologia, che siano padri della chiesa, maestri della fede, mullah e rabbini o docenti supremi della "verità" atea.


Ma queste idee separative della specie umana, basate su un pensiero, su un concetto, non hanno senso alcuno. Come si può separare quello che non è mai stato diviso dalla natura e non è nemmeno divisibile? Prendete un cristiano, se lo accoppiate con un’animista prolificano; prendete una ebrea, se la accoppiate con un taoista, prolificano; prendete un musulmano se lo accoppiate con una atea, prolificano…


Le religioni e le fedi son solo etichette messe lì da furbi “speculatori” per creare scompiglio fra gli uomini, soprattutto fra quelli che amano pensare in termini dualistici e che non hanno nient’altro da fare se non vedere differenze fra se stessi e gli altri… ed in questo ovviamente sono bravissimi i cristiani, i musulmani, gli ebrei, i flippatisti… e tutti quelli che spaccano l’umanità in nome di un “nome”. Ma noi tutti siamo semplicemente Esseri Umani.


Paolo D'Arpini

2 commenti:

  1. Commento di Paolo Mario Buttiglieri: "Le religioni non hanno niente a che fare con il mondo spirituale. Ma sono organizzazioni che si basano sul bisogno psicologico di molte persone di sicurezza, di appartenenza a un gruppo, di avere una figura mitologica a cui affidarsi, un sostitutivo della figura paterna, un super padre e della figura materna una super madre. La religione è una droga psicologica, la spiritualità è lucidità estrema, cioè vedere il mondo materiale con un certo distacco.

    Mia rispostina: "Anche il materialista, come pure l'ateo, appartiene alla categoria "religiosa" ed in verità entrambe le posizioni, sia quella del credente che quella dell'ateo sono indimostrabili, dal punto di vista empirico. L'unica dimostrazione possibile è quella della posizione "panteista" (per intenderci la stessa di Socrate, Platone, Taoisti, buddisti, Giordano Bruno, etc) in cui si afferma che la realtà è esattamente quel che è, ovvero sia il manifesto che l'immanifesto..”

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  2. Commento integrazione di Doriana Milesi: "Le religioni sono il più grande imbroglio per il popolino. Servono a sottometterlo con la paura di una dannazione eterna dandogli la speranza di un futuro tutto roseo Per l'eternità. Bastone oggi e carota domani... Ma se il domani finisce con la morte di oggi che gran fregatura per chi segue le religioni. Pensate a quante morti hanno causato solo per il delirio di onnipotenza dei gerarchi, come fate a credere che ci sarà una vita oltre la morte? Suvvia ragionate vi stanno fregando alla grande. Guardate il comportamento materiale di chi segue le due religioni più importanti del pianeta quella cattolica e quella musulmana, da sempre in lotta tra loro e quante persone indesiderate hanno ucciso e torturato. Come fate a credere in loro?. Usiamo il cervello nessun Dio può volere morte e dolore nessun Dio può volere violenza e soprusi. Sono solo cose terrene dettate dagli uomini che vi fanno credere di essere i portavoce di Dio. Se proprio volete credere in qualcosa credete in madre natura. Amen"

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