Ramana Maharshi said: "Know your mind, not to be cheated by the mind". See how many images appear in a dream, how many characters who seek and escape themselves, who love and hate each other? But the dreamer is only one ....
To awaken to yourself from any point or identity you recognize as yourself in the dream, accept that, stop at that and from there observe and discover the observer. Do not wait to be deceived that you can wake up if you're dreaming of being someone else, a more prepared or nicer character ... Whatever the character you find yourself in, accept it.
Osho said: "Accepting ourselves for what we are is the basis for spiritual awakening". In fact, accepting does not mean renouncing one's own growth, on the contrary it means that we accept to grow starting from what we are. In this way growth will not be a choice but a spontaneous movement. It is the flowering of the intrinsic perfection that finds an expressive form, without effort, without anger or frustration, without sacrifice, without the use of memory, without expiation, without hope ...
Can you then tell me where is the suffering, that self-control, that has accompanied your research so far? Where is the projective utility of the self seeking itself? How many are the "I" in you? Where is that one who seeks and the other who is sought? Where are the lives spent trudging towards perfection and where are those future lives to complete it? What does it mean "I am young, I am old, I am male, I am a female"? Are you not present here and now, pure consciousness, beyond any external distinction? And you will always be!
Listen, you are always, absolutely, and anyone in your dream says something sensible, you say it. Recognize that message as yours, look at the moon and do not look at the pointing finger, discover the essence and do not be deceived by the reflection .. and finally remember, as Swami Muktanada said: "The Guru belongs completely to you but you belong completely to the Guru?"
Paolo D'Arpini
Testo italiano
“Maestro è colui che ti porta ad essere il tuo stesso Maestro!”
Diceva Ramana Maharshi:”Conosci la tua mente, per non farti imbrogliare dalla mente” Vedi quante immagini appaiono in un sogno, quanti personaggi che si cercano e si sfuggono, che si amano e si odiano? Ma il sognatore è uno solo….
Per risvegliarti a te stesso da qualsiasi punto o identità ti riconosci nel sogno, accetta quella, fermati a quella e da lì osserva e scopri l’osservatore. Non aspettare illudendoti che potrai svegliarti se stai sognando di essere qualcun altro, un personaggio più preparato o più simpatico… Qualsiasi sia il personaggio del sogno nel quale ti ritrovi, accettalo.
Osho diceva: “Accettarsi per quel che siamo è la base per il risveglio spirituale”. Infatti accettarsi non significa rinunciare alla propria crescita, anzi vuol dire che accettiamo di crescere partendo da ciò che siamo. In questo modo la crescita non sarà una scelta bensì un moto spontaneo. E’ la fioritura dell’intrinseca perfezione che trova una forma espressiva, senza sforzo, senza rabbia o frustrazione, senza sacrificio, senza uso della memoria,senza espiazione, senza speranza…
Puoi dirmi allora dove si pone, a cosa serve, quella sofferenza, quell’autocontrollo, che sin’ora ha accompagnato la tua ricerca? Dov’è l’utilità proiettiva dell’io che cerca se stesso? Quanti sono gli “io” in te? Dov’è quell’uno che cerca e l’altro che è cercato? Dove sono le vite trascorse arrancando verso la perfezione e dove sono quelle vite future per completarla? Cosa significa “io sono giovane, io sono vecchio, io sono maschio, io sono femmina”? Non sei tu presente qui ed ora, pura coscienza, aldilà di ogni distinzione esteriore? E sempre lo sarai!
Ascolta, tu sei sempre, assolutamente, e chiunque nel tuo sogno dica qualcosa di sensato, sei tu a dirlo. Riconosci quel messaggio come tuo, guarda la luna e lascia stare il dito, scopri l’essenza e non lasciarti ingannare dal riflesso.. e per finire ricorda: “Il Guru ti appartiene completamente ma appartieni tu completamente al Guru..?” (Swami Muktananda)
Paolo D’Arpini
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