mercoledì 26 aprile 2023

Collective consciousness... - Coscienza collettiva...

 


The truth cannot be partial, just as the integrity of our bodily existence cannot be minced... In the sense that we cannot say "this organ or this appendix does not belong to me or is useless..." or similar jokes. In fact, even if we almost always use the right for our actions, we also need the left, if we go bald we consider it a defect, if the nails break, the fingers also suffer from it, etc. In short, historical truth should correspond to an entirety and this entirety is given only by that subtle memory that remains imprinted in the forms in continuous phenomenal mutation.

This "memory" at an organic level is defined as DNA and at a psychic level I call it "psychohistory", i.e. the ability to read through automatic memorization, present in all the vital processes involved in the events. And since there is no separation whatsoever in any vital process, whether it manifests itself with our direct involvement or with an indirect one, and here I am again giving the example of the human body in which, for example, if teeth are lost, this fact also involves all the other organs and appendages, from head to toe. Without teeth, nutrition deteriorates, the individual loses aggressive-defensive capacity, etc. etc. in short, every bodily aspect is influenced.

This logically also happens for events on the face of the planet: an atomic bomb in Siberia affects the environmental conditions of Antarctica….

Finally, if we want to know the story, the real one, it is necessary to intrude into the warehouse of the mnemonic function, which is present in any of us in a holistic and holographic key.

In India this warehouse is called Akasha, Jung called it Collective Unconscious, esotericists call it Aura of the Earth.

How to draw on this mysterious and always present archive?

The answer lies in the question itself… How does water know water? How does fire know fire? How do you know yourself?

Being so…! Not as an observer who looks but as a constituent substance of the energy trend in progress. Thus stripping ourselves of the sense of separation that prevents us from perceiving the whole of which we are an integral part. And this is also the feeling of deep ecology.

Paolo D'Arpini




Testo Italiano:

 La verità non può essere parziale, come non può essere sminuzzata l’integrità della nostra esistenza corporea... Nel senso che non possiamo dire “questo organo o questa appendice non mi appartiene od è inutile…” o simili facezie. Infatti anche se usiamo quasi sempre la destra per il nostro agire abbiamo bisogno anche della sinistra, se diventiamo calvi lo consideriamo un difetto, se le unghie si spezzano anche le dita ne soffrono, etc. Insomma la verità storica dovrebbe corrispondere ad un’interezza e questa interezza viene data solo da quella memoria sottile che resta impressa nelle forme in continua mutazione fenomenica.

Questo “ricordo” a livello organico  viene definito DNA ed a livello psichico io lo chiamo “psicostoria”, ovvero la capacità di lettura attraverso la memorizzazione automatica,  presente nell’insieme dei processi vitali coinvolti negli eventi. E siccome non esiste separazione alcuna in qualsivoglia processo vitale, che si manifesti con il nostro diretto coinvolgimento oppure con uno indiretto, e qui faccio ancora l’esempio del corpo umano in cui se vengono ad esempio persi i denti questo fatto coinvolge anche tutti gli altri organi ed appendici, dalla testa ai piedi. Senza denti si deteriora l’alimentazione, l’individuo perde la capacità aggressivo-difensiva, etc. etc. insomma ogni aspetto corporale  viene influenzato.

Ciò logicamente succede anche per gli eventi sulla faccia del pianeta: una bomba atomica in Siberia influisce sulle condizioni ambientali dell’Antartide….

Infine se vogliamo conoscere la storia, quella vera, è necessario intromettersi nel magazzino della funzione mnemonica, che è presente comunque in chiave olistica ed olografica in ognuno di noi.

In India questo magazzino si chiama Akasha, Jung lo chiamò Inconscio collettivo, gli esoteristi lo chiamano Aura della Terra.

Come fare ad attingere a questo archivio misterioso e sempre presente?

La risposta sta nella domanda stessa… Come fa l’acqua a conoscere l’acqua? Come fa il fuoco a conoscere il fuoco? Come fai a conoscere te stesso?

Essendolo…!  Non come un osservatore che guarda bensì come sostanza costituente dell’andamento energetico in corso. Spogliandosi quindi del senso di separazione che ci impedisce di percepire l’insieme di cui siamo parte integrante. E questo è anche il sentire dell'ecologia profonda.

Paolo D'Arpini

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