Premetto di non essere "un credente" ma un convinto laico ed in tale veste anni addietro partecipai come relatore al Festival della Laicità, che si teneva a Pescara, e lì conobbi una donna molto semplice ed intelligente, pastore valdese. Tra l'altro la chiesa valdese aveva sponsorizzato il convegno attraverso la cessione dell'8 x mille agli organizzatori.
Recentemente, mentre bevevo il mio cappuccino bollente in un un baretto di Treia, ho letto un articolo che parlava di una sacerdotessa cristiana anglicana "che ha tutte le intenzioni di scalare i vertici ecclesiastici fino a diventare vescovo".
Beh, magari la forma arrivistica non è la migliore però mi sembra giusto che le donne possano accedere al sacerdozio, anche nella religione cattolica, fino a ricoprire i più alti gradi pastorali, quelli vescovili. Non vorrei che le donne diventassero cardinali o papa non perché ritengo che non siano degne ma soltanto perché (come già affermato in più occasioni) sarebbe opportuno che queste cariche "da principi e sovrani" scomparissero nella chiesa, fermandosi all'investitura vescovile che pur sempre rientra nel servizio ordinario per i fedeli.
Beh, magari la forma arrivistica non è la migliore però mi sembra giusto che le donne possano accedere al sacerdozio, anche nella religione cattolica, fino a ricoprire i più alti gradi pastorali, quelli vescovili. Non vorrei che le donne diventassero cardinali o papa non perché ritengo che non siano degne ma soltanto perché (come già affermato in più occasioni) sarebbe opportuno che queste cariche "da principi e sovrani" scomparissero nella chiesa, fermandosi all'investitura vescovile che pur sempre rientra nel servizio ordinario per i fedeli.
Le donne, senza alcuna proibizione di Gesù in tal senso, sono state escluse dal sacerdozio e nel medio evo addirittura erano indicate "prive di anima, incantatrici, messaggere demoniache e streghe".
Eppure la donna non è solo l'altra metà del cielo è invero la rappresentazione vivente della Madre Universale, ovvero di Dio. E Dio stesso ha creato i sessi ed il piacere sessuale come forma di incentivo alla procreazione e come forma di "gioia di vita".
Inoltre se facciamo un’analisi accurata sui processi emozionali e fisiologici scopriamo che in verità non c’è una reale scissione fra i sentimenti cosiddetti “puri” e lo “sconvolgimento” ormonale fisico. L’estasi è una forma di orgasmo e l’amore nelle sue varie forme ha sempre una componente fisica, con rilascio di endorfine nel corpo.
Persino nello yoga viene descritto il processo di risalita dell’energia “femminile” Shakti/Kundalini, lungo il canale spinale, come una sorta di viaggio verso il ricongiungimento con l’aspetto “maschile” Shiva… ed è da questa unione che sorge la piena consapevolezza di Sé (della presenza di Dio al nostro interno).
Anche nell’esperienza empirica della vita quotidiana scopriamo che il maschile e il femminile, che sono aspetti funzionali alla manifestazione duale della vita, tendono continuamente verso la congiunzione. Forse esteriormente possono anche non apparire in forma propriamente maschile o femminile ma sicuramente assumono una forma “attiva e passiva”, o Yin e Yang se preferiamo una terminologia taoista.
Quindi bisogna partire dal presupposto che l’energia sessuale non è antagonista all’espressione religiosa, ed all'amore universale, anzi ne è la componente cinetica.
Inoltre se facciamo un’analisi accurata sui processi emozionali e fisiologici scopriamo che in verità non c’è una reale scissione fra i sentimenti cosiddetti “puri” e lo “sconvolgimento” ormonale fisico. L’estasi è una forma di orgasmo e l’amore nelle sue varie forme ha sempre una componente fisica, con rilascio di endorfine nel corpo.
Persino nello yoga viene descritto il processo di risalita dell’energia “femminile” Shakti/Kundalini, lungo il canale spinale, come una sorta di viaggio verso il ricongiungimento con l’aspetto “maschile” Shiva… ed è da questa unione che sorge la piena consapevolezza di Sé (della presenza di Dio al nostro interno).
Anche nell’esperienza empirica della vita quotidiana scopriamo che il maschile e il femminile, che sono aspetti funzionali alla manifestazione duale della vita, tendono continuamente verso la congiunzione. Forse esteriormente possono anche non apparire in forma propriamente maschile o femminile ma sicuramente assumono una forma “attiva e passiva”, o Yin e Yang se preferiamo una terminologia taoista.
Quindi bisogna partire dal presupposto che l’energia sessuale non è antagonista all’espressione religiosa, ed all'amore universale, anzi ne è la componente cinetica.
Ma nella religione cattolica la parola “amore” viene spesso ancora utilizzata in modo contorto ed alienante, ad esempio la gerontocrazia vaticana ha abusato della santissima parola amore della quale non conoscono il significato, compreso forse meglio duemila anni fa da un Cristo che certamente non avrebbe permesso quella pedofilia ed il favoreggiamento di essa perpetrata per mero sfruttamento sessuale di bambine e bambini da preti e prelati frustrati e senza
scrupoli.....
Allora appare evidente che la prima cosa da fare per emendare la "religione cattolica", sarebbe quella di consentire il matrimonio ai preti, seguito immediatamente dall’apertura al sacerdozio femminile e successivo abbandono del meccanismo di potere politico ed economico vaticano.
Paolo D'Arpini
Coordinatore del Comitato per una spiritualità laica - spiritolaico@gmail.com - In veste di Anti-papa
Testo inglese:
I state that I am not "a believer" but a convinced layman and in that capacity years ago I participated as a speaker at the Festival of Laity, which was held in Pescara, and there I met a very simple and intelligent woman, a Waldensian shepherd. Among other things, the Waldensian church had sponsored the conference through the sale of 8 x thousand to the organizers.
Recently, while I was drinking my hot cappuccino in a small bar in Treia, I read an article that spoke of an Anglican Christian priestess "who has every intention of climbing the ecclesiastical top to become a bishop".
Well, maybe the careerist form is not the best but it seems right that women can access the priesthood, even in the Catholic religion, to the point of holding the highest pastoral degrees, those of bishops. I would not want women to become cardinals or popes not because I believe that they are not worthy but only because (as already stated on several occasions) it would be appropriate for these positions "as princes and sovereigns" to disappear in the church, stopping at the episcopal investiture that still it is part of the ordinary service for the faithful.
Women, without any prohibition of Jesus in this sense, were excluded from the priesthood and in the Middle Ages they were even referred to as "soulless, enchantresses, demonic messengers and witches".
Yet the woman is not only the other half of the sky, she is indeed the living representation of the Universal Mother, or rather of God. And God himself created the sexes and sexual pleasure as a form of incentive to procreation and as a form of "joy of life. ".
Furthermore, if we do an accurate analysis of the emotional and physiological processes, we discover that in truth there is no real split between the so-called "pure" feelings and the physical hormonal "upheaval". Ecstasy is a form of orgasm and love in its various forms always has a physical component, with the release of endorphins in the body.
Even in yoga, the process of rising of the "feminine" Shakti / Kundalini energy is described, along the spinal canal, as a sort of journey towards reunion with the "masculine" Shiva aspect ... and it is from this union that the full Self-awareness (of the presence of God within us).
Even in the empirical experience of daily life we discover that the masculine and the feminine, which are functional aspects of the dual manifestation of life, continually tend towards conjunction. Perhaps outwardly they may not even appear in a strictly masculine or feminine form but they certainly take on an "active and passive" form, or Yin and Yang if we prefer a Taoist terminology.
So we must start from the assumption that sexual energy is not antagonistic to religious expression, and to universal love, rather it is its kinetic component.
But in the Catholic religion the word "love" is often still used in a twisted and alienating way, for example the Vatican gerontocracy has abused the most holy word love of which they do not know the meaning, perhaps better understood two thousand years ago by a Christ who certainly would not have allowed that pedophilia and its aiding and abetting perpetrated for mere sexual exploitation of girls and boys by frustrated priests and prelates and without
scruples .....
Then it becomes clear that the first thing to do to amend the "Catholic religion" would be to allow marriage to priests, immediately followed by the opening to the female priesthood and subsequent abandonment of the Vatican political and economic power mechanism.
Paolo D'Arpini
Coordinator of the Committee for a Secular Spirituality - spiritolaico@gmail.com - As Anti-Pope
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