sabato 17 agosto 2019

Pantheism and the Great Mother - Panteismo e la Grande Madre


Risultati immagini per Pantheism

Respect and adoration of nature, defined by the Catholic Church (a little disparagingly) "pantheism" is one of the ever present stimuli in man, among other things, this pantheistic sentiment is at the base of the evolutionary excursus of the species.

This reminds me of a story, which I often love to tell, about the origin of the human species. It is now certain that there was a "first woman", a primordial Eva. The analysis of the female genetic heritage present in the bones proves it unequivocally ... I thus imagined a woman, the first woman, who having achieved self-awareness (the most obvious characteristic of intelligence) and having only "monkeys" at her disposal (such were the males at that time) she had to carry out a painstaking selection work to decide with whom to mate in order to have the best chance of genetic transmission of that evolutionary aspect. 

And so it happened consequently in the following generations and it is in this way that slowly from the sorting in the coupling they have become important qualities such as: the sensitivity towards the habitat, the empathy, the patience, the adaptability and kindness of the male towards the offspring and the community, etc. etc. Benefits that led the species to the "intelligent" condition that we know (or we would know if an involutionary thrust had taken place in the meantime).

Unfortunately in this historical moment, following the abstraction from the vital context and the manifestation of spirituality in a metaphysical religious sense (projected to an afterlife and to a spirit separated from the matter) much of that respect (and consideration) towards nature and the environment and the community has been diminishing, to the point that virtualization is preferred instead of the sacredness lived in everyday life. And in this good part of the responsibility is to be charged to the monotheistic beliefs. 

But what had been driven out of the door now comes back through the window, in fact science is rediscovering the myths, legends and divinities of nature describing them in the form of "archetypes".

At the beginning of human civilization, in the Paleolithic and Matristic Neolithic period, the sacredness was embodied maximally in a feminine key, then with the recognition of the male function in procreation this sacredness assumed mixed male and female forms, subsequently with the patriarchal monotheisms it was the masculine who it became preponderant. 

Now it is time to bring these energies back to their rightful place and on a total equal footing. Although already in an ancient civilization, the Vedic one, this parity had been indicated, as in the case of the denomination (masculine) "Surya" which indicates the identity of the sun as an entity, which is completed by the feminine aspect "Savitri "Which is the radiative capacity of solar energy. And we know that there is no difference between fire and the ability to burn its own.

Paolo D'Arpini

Risultati immagini per Pantheism paolo d'arpini


Testo Italiano:

Il rispetto e l’adorazione  della natura, definito dalla chiesa cattolica (un po’ dispregiativamente) “panteismo” è uno degli stimoli da sempre presenti nell’uomo,   tra l’altro questo sentimento panteista è  alla base dell’exursus evolutivo della specie. 
 Ciò  mi fa  ricordare di una storiella,  che amo spesso raccontare,  sull’origine della specie umana.  Ormai è certo che ci fu una “prima donna”, un’Eva primordiale. L’analisi   del patrimonio genetico femminile presente nelle ossa lo dimostra inequivocabilmente… Mi sono così immaginato una donna, la prima donna, che avendo raggiunto l’auto-consapevolezza (la caratteristica più evidente dell’intelligenza) ed avendo a disposizione solo “scimmie” (tali erano i maschi a quel tempo)  dovette compiere una opera di selezione certosina per decidere con chi accoppiarsi in modo da poter avere le migliori chance di trasmissione genetica di quell’aspetto evolutivo. E così avvenne conseguentemente  nelle generazioni successive ed è in questo modo che pian piano dalla cernita nell’accoppiamento sono   divenute rilevanti qualità come: la sensibilità verso l’habitat, l’empatia,  la pazienza,  la capacità di adattamento e di gentilezza del maschio verso la prole e la comunità, etc. etc.  Pregi che hanno  portato la specie  verso la condizione “intelligente” che conosciamo (o conosceremmo se nel frattempo non fosse subentrata una spinta involutiva).
 Purtroppo in questo momento storico, in seguito all’astrazione dal contesto vitale e alla manifestazione della spiritualità in senso religioso metafisico (proiettata ad un aldilà ed ad uno spirito separato dalla materia) molto di quel rispetto (e considerazione) verso la natura e l’ambiente e la comunità è andato scemando,  sino al punto che si predilige la virtualizzazione invece della sacralità vissuta nel quotidiano. Ed in questo buona parte della responsabilità è da addebitarsi ai credo monoteisti. Ma quello che era stato scacciato dalla porta ora rientra dalla finestra, infatti la scienza sta riscoprendo i miti, le leggende e le divinità della natura descrivendole in forma di “archetipi”.
 All’inizio della  civilizzazione umana, nel periodo paleolitico e neolitico matristico, la sacralità era incarnata massimamente in chiave femminea, poi con il riconoscimento della funzione maschile nella procreazione tale sacralità assunse forme miste  maschili e femminili, successivamente con i monoteismi patriarcali fu il maschile che divenne preponderante. Ora è tempo di riportare queste energie al loro giusto posto e su un totale piano paritario.  Anche se già in una antica civiltà, quella Vedica,  questa parità era stata indicata, come nel caso della denominazione(maschile) “Surya” che sta ad indicare l’identità del sole in quanto ente,  che  viene completato dall’aspetto femminile “Savitri”  che è la  capacità irradiativa dell’energia solare. E noi sappiamo che fra il fuoco e la  capacità di ardere sua propria non vi è alcuna differenza. 
Paolo D'Arpini

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.