venerdì 14 settembre 2018

The difference between map and territory - La differenza tra mappa e territorio

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Time and space are comparative, partial and mutually correlated observations of changes. Without change, no time and no space. It has always been this way, even if few of them had pointed out before Einstein. I must add, to the honor of completeness, that Buddhist philosophy has always been well aware of all this, since the time of Shakyamuni, Shariputra, Nagarjuna, and all its other traditional masters. The space-time system is defined as a mechanism that allows recording the movement / change of the universe and of the individual bodies contained as a whole. Panta Rei. But even the term "single bodies" is a useful intersubjective convention, comfortable, but in reality groundless as its ultimate meaning. Of course it is very good to use it in common language, related to ordinary experience and its mental organization. But it is an idea, not a "thing", that is a characteristic of representation, not of the represented. It is always useful to keep in mind the distinction between map and territory, between representation and overall reality, in my opinion. I must add that Buddhist philosophy has always been well aware of all this, since the time of Shakyamuni, Shariputra, Nagarjuna, and all its other traditional masters. Sarvamangalam 

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Testo italiano 

Tempo e spazio sono osservazioni comparative, parziali e mutuamente correlate, di mutamenti. Senza mutamento, niente tempo e niente spazio.
E’ sempre stato così, anche se prima di Einstein pochi lo avevano evidenziato.
Devo aggiungere, a onor di completezza, che la filosofia buddhista si è sempre mostrata ben consapevole di tutto ciò, fin dai tempi di Shakyamuni, Shariputra, Nagarjuna, e tutti gli altri suoi tradizionali maestri.
Il sistema spazio tempo viene definito un meccanismo che permette di registrare il movimento/mutamento dell’universo e dei singoli corpi contenuti nel suo insieme. Panta rei.
Ma anche la dizione “singoli corpi” è una utile convenzione intersoggettiva, comoda, ma in realtà infondata come suo senso ultimo. Naturalmente va benissimo usarla nel linguaggio comune, relativo all’esperienza ordinaria ed alla sua organizzazione mentale. Ma è una idea, non una “cosa”, cioè una caratteristica della rappresentazione, non del rappresentato. E’ sempre utile tenere a mente la distinzione tra mappa e territorio, tra rappresentazione e realtà complessiva, a parer mio.
Devo aggiungere che la filosofia buddhista si è sempre mostrata ben consapevole di tutto ciò, fin dai tempi di Shakyamuni, Shariputra, Nagarjuna, e tutti gli altri suoi tradizionali maestri.
Sarvamangalam
Articolo correlato:  http://retedellereti.blogspot.it/2015/03/taoismo-e-fisica-quantistica-sincontrano.html

1 commento:

  1. “Il tempo e lo spazio sono come parole scritte sulla carta; la carta è reale, ma le parole sono solo una convenzione. Il tempo è infinito, benché limitato, l’eternità avviene nello spaccato del momento presente. La manchiamo perché la mente fa la spola fra il passato e il futuro e non si ferma a mettere a fuoco il presente. Ma questa è una cosa che si può fare abbastanza facilmente, se si desta l’interesse.” (Nisargadatta Maharaj)

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