domenica 10 novembre 2024

The reincarnation of the entity is not real... - La reincarnazione dell'ente non è reale...



According to a Buddhist or Taoist school of thought, there is only a psychic mass that contains all the mental tendencies experienced or livable during the existence of all sentient beings. The single spark is defined as incarnation. At the death of the person, the individual energy merges with the universal. But the innate unfinished tendencies aggregate into a lump (program) that attracts the consciousness towards new incarnations.

In short, it is not the same soul that reincarnates... but the psychic impulses that seek new evolutionary solutions. The problem is that during life the soul, meaning the individual consciousness, identifies with the body mind and consequently believes that the evolutionary process experienced belongs to it, on the contrary this process of appearance in the manifest is completely automatic (cause effect).

The so-called "others" are only semblances of ourselves reflected in our mental mirror. In any case, such “lucubrations” have no value from the point of view of absolute non-dual awareness, but by discussing in the relative context they can help us detach our consciousness from the process of becoming…

The individual self (soul) is the reflection in the mind of that awareness. And here we ask what is the individual mind or soul? It is that power of reflection that allows the Self to manifest itself in infinite forms (Time space energy). Since the reflection of the manifested images has the Self (absolute awareness) as its substrate, it can be said that the world is unreal if seen as separate from the Self, but becomes real if seen as the Self.

Like any character in a dream, at the moment of awakening, he ceases to exist as an “individual of the dream” and awakens as the dreaming subject.

Paolo D’Arpini







Testo Italiano:

Secondo un filone buddista o taoista esiste solo una massa psichica che contiene tutte le tendenze mentali vissute o vivibili durante l’esistenza da tutti gli esseri senzienti. La scintilla singola si definisce incarnazione. Alla morte della persona l’energia individuale si fonde con l’universale. Ma le tendenze innate incompiute si aggregano in un grumo (programma) che attira la coscienza verso nuove incarnazioni. 

Insomma non è la stessa anima che si reincarna… ma le pulsioni psichiche che cercano nuove soluzioni evolutive. Il problema è che durante la vita l’anima, intendendo la coscienza individuale, si identifica con il corpo mente e di conseguenza ritiene che il processo evolutivo vissuto le appartenga, al contrario tale processo di apparizione nel manifesto è del tutto automatico (causa effetto). 


I cosiddetti “altri” sono solo sembianze di noi stessi riflesse nel nostro specchio mentale.  In ogni caso  tali “elucubrazioni” non hanno valore dal punto di vista della consapevolezza non duale assoluta, ma disquisendo nell’ambito relativo possono aiutarci a distaccare la nostra coscienza dal processo del divenire…

Il sé individuale (anima) è il riflesso nella mente di quella consapevolezza. E qui si chiede cosa è la mente o  anima individuale? E’ quel potere di riflessione che consente al Sé di manifestarsi nelle infinite forme (Tempo spazio energia). Siccome il riflesso delle immagini manifestate ha come substrato il Sé (l'assoluta consapevolezza), si può dire  che il mondo è irreale se visto come separato dal Sé, ma diviene reale se visto come il Sé. 


Come un qualsiasi personaggio del sogno al momento del risveglio smette di esistere in quanto “individuo del sogno” e si risveglia come il soggetto sognatore.

Paolo D’Arpini




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