Wake up, oh man, from the illusion of superficiality and separation. Recognize your inseparable belonging to life.
On your journey back home you have forgotten who you are, intoxicating yourself in the vanity of material possession.
You were afraid to swim, to float, in the great flow of life and you stopped on the dual banks of instinct and reason. Find out the indomitable Ulysses who is in you, oh man, do not give in to the sirens of oblivion.
Why do you limit yourself to wandering in the dark mists, following tracks in the round and round, ignoring the intuition of the spirit? Discover now the secret of your true identity, do not manipulate the signals of inner knowledge, make sure that that their meaning is understandable to you, observe vigilant ...
Look, you have created religions and doctrines, you have dazzled in ideologies, you have imprisoned your mind making it a servant of limitation and inferiority. You believed blindly in science, thus legitimizing the only material dimension. You have replaced the innate awareness of the self with the sterile information about becoming. Your culture is accumulation. Your trial has surrendered passively to the dialectic, you let yourself be duped, drunk of sterile notions and now you wander unctuously bloated with anything, smug and indiscriminately prey to deception and self-induced swindle. At the mercy of unhealthy stimuli, oh my good man, you shut your eyes to the truth giving yourself to unbridled orgy of fiction and -in your ignorance- you have defined it "success."
Man, tell me then, why did you give up love to prostitute yourself in a contract? Why did you make the role of Yin and Yang "functional" by preventing them from meeting? It is good time now for you to see what you've built inside and outside of you, watch carefully what you did to your food as you poisoned your water your air, as you manipulate your body and your mind. This is just the background of your stubborn illusion...
You have replaced the sacred with the ritual, you called war justice, you have accepted the allegiance calling it freedom, you spread addiction and bankruptcy by establishing financial economy. Now find out the result: fear anger frustration repression hate stupidity. Oh man, it is the right time for you to awaken, oh blessed man.
Paolo D'Arpini
Testo italiano
Destati, oh uomo, dall’illusione della superficialità e della separazione. Riconosci la tua appartenenza inscindibile alla vita.
Nel tuo viaggio di ritorno a casa hai dimenticato chi sei, inebriandoti nella vanità del possesso materiale.
Hai avuto paura di nuotare, di galleggiare, nel grande flusso della vita e ti sei fermato sulle sponde duali dell’istinto e della ragione. Scopri orsù l’Ulisse indomito che è in te, oh uomo, non arrenderti alle sirene dell’oblio.
Perché ti limiti a vagare nelle nebbie oscure, seguendo tracce in tondo in tondo, ignorando l’intuizione dello spirito? Scopri ora il segreto della tua vera identità, non manipolare i segnali chiari della conoscenza interiore, assicurati che il loro significato ti sia comprensibile, osserva vigile…
Guarda, hai creato religioni e dottrine, ti sei abbagliato nelle ideologie, hai imprigionato la tua mente rendendola serva della limitazione e dell’inferiorità. Hai creduto ottusamente nella scienza legittimando così la sola dimensione materiale. Hai sostituito la consapevolezza innata del sé con la sterile informazione sul divenire. La tua cultura è accumulazione. La tua sperimentazione si è arresa passivamente alla dialettica, ti sei lasciato abbindolare, ubriaco di nozioni sterili, e vaghi untuosamente pregno di niente, tronfio e senza discernimento preda d’inganno e truffa auto-indotte. In balia di stimoli malsani, oh mio buon uomo, hai serrato gli occhi alla verità cedendo all’orgia sfrenata della finzione e -nella tua ignoranza- l’hai definita “successo”.
Uomo, dimmi dunque, perché hai rinunciato all’amore per prostituirti in un contratto? Perché hai reso funzionale il ruolo dello Yin e dello Yang impedendone l’incontro? E’ tempo buono ora che tu veda quel che hai costruito dentro e fuori di te, guarda attentamente quel che hai fatto al tuo cibo, come hai avvelenato la tua acqua la tua aria, come hai manipolato il tuo corpo e la tua mente. Questo è solo il retroscena della tua caparbia illusione…
Tu hai sostituito il sacro con il rito, hai chiamato la guerra giustizia, hai accettato la sudditanza definendola libertà, hai diffuso la dipendenza e l’insolvenza stabilendo l’economia fiannziaria. Ora scopri il risultato: paura rabbia frustrazione repressione odio stupidità. Oh uomo è il tempo giusto per te di risvegliarti, oh uomo benedetto.
Paolo D’Arpini
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