Here I would like to make a brief exursus, on the process of recovering one's unity with life, which has allowed me to arrive at the present awareness and experience.
Personally I am a follower of secular thought and therefore I delved into myself by following this trend. There is a whole current of thought that, starting from Hegel up to Nietzche and Heidegger, has forged modern secular thought, albeit amid errors and conceptual blunders, this new direction has however managed to restore to the individual and to his historical progress the responsibility for the formation of values, which in the turmoil of doubt and a critical spirit manage to pay homage to the principle of personal responsibility as the foundation of truth and goodness.
Lay-agnostic thought has allowed us all, as humanity, to get out of the conflict between Rationalism, Religion and positive Science. Rationalism proclaims the natural equality of men, and the identity of reason in each of them, the history of science teaches us instead that the rational truths declared a priori, necessary and eternal, are empirical abstractions belatedly conquered in the course of human evolution. Religious belief in its turn insists, with haughtiness and ferocity, not so much on the problems of moral conduct as on the dogmatic foundations of religion. Outside of these there is, according to it, no spiritual life. It follows that anyone who is not religious is a malignant and dangerous being to society.
It goes without saying that these ways of living knowledge are completely neurotic, detached from real evolution.
Fortunately for us we are witnessing not only a progress of scientific knowledge that cancels any scientistic and positivist presupposition, I am referring to Post-Quantum Physics, the Divine Matrix, the Synchronicity of Jung, Plank, Chopra, scientists who have elevated scientific research to the peaks of creative thought, to the Neurosciences which, beyond the necessary concessions to a mechanistic vision of the functioning of the Mind, have grasped the thought/emotion/corporeality interconnection, and with them have reached the transpersonal dimension of society and existence.
According to the most advanced thought of our times, there can be no separation between matter and spirit, between natura naturans and natura naturata, between the self and the other. And this awareness has taken the form of a new "trinity", which I identify in Deep Ecology, Bioregionalism and Lay Spirituality, expressed in the conscious "recycling of memory" that embraces the entire unfolding of life in space-time.
We are in full holistic vision.
Paolo D'Arpini
Testo Italiano:
Qui vorrei fare un breve exursus, sul processo di recupero della propria unitarietà con la vita, che mi ha consentito di giungere alla presente coscienza ed esperienza.
Personalmente sono un seguace del pensiero laico e quindi mi sono addentrato in me stesso seguendo questo filone. C’è tutta una corrente di pensiero che, partendo da Hegel fino a Nietzche e Heidegger, ha forgiato il pensiero laico moderno, sia pure fra errori e svarioni concettuali, questo nuovo indirizzo è però riuscito a restituire all’individuo ed al suo progredire storico la responsabilità della formazione dei valori, che nel travaglio del dubbio e dello spirito critico riescono a rendere omaggio al principio della responsabilità personale quale fondamento della verità e del bene.
Il pensiero laico-agnostico ha permesso a noi tutti, come umanità, di uscire dal conflitto fra Razionalismo, Religione e Scienza positiva. Il Razionalismo proclama l’eguaglianza naturale degli uomini, e l’identità della ragione in ciascuno di loro, la storia della scienza ci insegna invece che le verità razionali dichiarate a priori, necessarie ed eterne, sono delle astrazioni empiriche tardivamente conquistate nel corso dell’evoluzione umana. Il credo religioso a sua volta insiste, con albagia e ferocia, non tanto sui problemi della condotta morale, quanto sulle basi dogmatiche della religione. Fuori di queste non c’è, secondo esso, vita spirituale. Ne consegue che chi non è religioso è un essere maligno e pericoloso alla società.
Inutile dire che queste modalità di vivere la conoscenza sono del tutto nevrotiche, sganciate dall’evoluzione reale.
Per nostra fortuna stiamo assistendo non solo ad un progredire delle conoscenze scientifiche che annullano qualsiasi presupposto scientista e positivista, mi riferisco alla Fisica Post-Quantistica, alla Matrix Divina, alla Sincronicità di Jung, Plank, Chopra, scienziati che hanno elevato la ricerca scientifica alle vette del pensiero creatore, alle Neuroscienze che, al di là delle necessarie concessioni ad una visione meccanicistica del funzionamento della Mente, hanno colto l’interconnessione pensiero/emozione/corporeità, e con esse sono giunte alla dimensione transpersonale della società e dell'esistenza.
Secondo il pensiero più evoluto dei nostri tempi, non può esistere separazione tra materia e spirito, fra natura naturans e natura naturata, fra l'io e l'altro. E questa consapevolezza ha preso la forma di una nuova "trinità", che io individuo nella Ecologia profonda, nel Bioregionalismo e nella Spiritualità Laica, espressi nel "riciclaggio della memoria" consapevole che abbraccia l'intero svolgersi della vita nello spazio-tempo.
Siamo in piena visione olistica.
Paolo D'Arpini
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