mercoledì 4 maggio 2022

"Chi sei tu?" Una ricerca sulla conoscenza di sè. Annunciazione - "Who are you?" A search on self-knowledge - Annunciation

 


Paolo D’Arpini è un ricercatore laico appassionato dell’antica cultura cinese ed indiana, egli dopo lunghi soggiorni in Oriente nel 2010 si è trasferito da Calcata (il mitico borgo bagnato dal fiume Treja) a Treia (antica cittadella del Maceratese), in questo “buen retiro” ha potuto completare i suoi studi su un sistema archetipale da lui redatto integrando vari sistemi zodiacali ed elementali, per aiutarci a riconoscere le caratteristiche psicosomatiche della persona da noi incarnata. “Chi sei tu?” è la domanda che egli pone sul frontespizio del libro  in uscita, edito da Ephemeria di Macerata (edizioni@ephemeria.it).

Forse l’atmosfera dell’esperienza vissuta in Cina ed in India da due insigni maceratesi, Matteo Ricci e Giuseppe Tucci, ha influito sulla realizzazione del lavoro di ricerca del D’Arpini, che pur essendo nato a Roma ha avuto legami stretti con la città di Macerata, dove il padre Aldo è sepolto.

Insomma gli spiriti del luogo lo avranno influenzato fino a convincerlo ad editare un libro pieno di premonizioni psichiche e di riflessioni filosofiche, utili alla “conoscenza di sé”.

Nel suo riconoscimento dell’importanza di chi lo ha preceduto nella conoscenza culturale dell’estremo oriente così egli descrive i precursori maceratesi…


Due sono stati i marchigiani illustri che hanno legato il loro nome alla scoperta dei misteri di Cina ed India. Il primo fu il gesuita maceratese, Matteo Ricci (1552/1610), che soggiornò lungamente presso la corte imperiale cinese scrivendo diversi libri in Mandarino (la lingua dotta); la sua più importante composizione fu il Grande Mappamondo, la cui sesta edizione fu fatta ristampare su ordine dell’imperatore stesso. Egli cercò di integrare la cultura cinese con quella occidentale in una sintesi più apprezzata in Cina, ove morì a Pechino, che presso la chiesa cattolica che lo aveva inviato in Cina come “missionario”, infine scomunicandolo.


L’altro grande maceratese fu il professor Giuseppe Tucci (1894/1984), fondatore e curatore dell’ISMEO, l’istituto italiano per lo studio della cultura orientale e importante museo sito in Via Merulana a Roma. Io ebbi la fortuna di visitare quel museo e fui toccato dal rispetto con il quale le reliquie di religioni esterne alla nostra cultura avessero trovato ospitalità e idonea spiegazione. In seguito a ciò mi interessai alla letteratura ed alle traduzioni originali prodotte dall’esimio professor Tucci e mi abbeverai a quella fonte di conoscenza. In particolare apprezzai le sue ricerche sulla cultura nepalese e tibetana e la sua ricerca sull’antica saggezza cinese, laica per antonomasia, rivolta al benessere dello stato e del popolo. In particolare Giuseppe Tucci è stato in grado di offrirci un quadro suggestivo dei due indirizzi culturali della Cina, il Confucianesimo ed il Taoismo, la via della correttezza e la via della spontaneità.

Paolo D’Arpini conclude la presentazione del suo nuovo libro dicendo: “Fonte primaria degli aspetti sociali contenuti nella mia ricerca è il Libro dei Mutamenti, I Ching, uno dei testi di saggezza più antichi dell’umanità. In esso sono integrati diversi commenti di Confucio e di Lao Tze, nonché considerazioni più tardive di matrice Chan (Meditazione Buddista). All’I Ching, sono riconducibili anche gli archetipi psichici basilari dello zodiaco cinese. La mia pluridecennale ricerca compiuta sia su testi di matrice cinese che indiana, come ad esempio Il Potere del Serpente, mi ha portato a elaborare un sistema archetipale congiunto, basato sugli esagrammi radice dell’I Ching e sui cinque elementi indiani. Ed avendo “completato” i miei studi e le mie sperimentazioni dal vivo, ho deciso di trasmettere la conoscenza acquisita con questo testo che spero possa ispirare il lettore verso l’autoconoscenza, anche in senso spirituale…” 





Testo inglese: 

Paolo D'Arpini is a lay researcher passionate about ancient Chinese and Indian culture, after long stays in the East in 2010 he moved from Calcata (the mythical village bathed by the Treja river) to Treia (ancient citadel of Maceratese), in this “Buen retiro” was able to complete his studies on an archetypal system he compiled by integrating various zodiacal and elemental systems, to help us recognize the psychosomatic characteristics of the person we embody. "Who are you?" is the question he poses on the title page of the forthcoming book, published by Ephemeria di Macerata (edizioni@ephemeria.it).

Perhaps the atmosphere of the experience lived in China and India by two distinguished Macerata people, Matteo Ricci and Giuseppe Tucci, influenced the realization of D'Arpini's research work, who despite being born in Rome had close ties with the city of Macerata, where his father Aldo is buried.

In short, the spirits of the place will have influenced him to the point of convincing him to publish a book full of psychic premonitions and philosophical reflections, useful for "self-knowledge".

In his recognition of the importance of those who preceded him in the cultural knowledge of the Far East, this is how he describes Macerata's precursors ...

“There were two illustrious people from the Marche who linked their name to the discovery of the mysteries of China and India. The first was the Jesuit from Macerata, Matteo Ricci (1552/1610), who spent a long time at the Chinese imperial court writing several books in Mandarin (the learned language); his most important composition was the Great Globe, whose sixth edition was reprinted by order of the emperor himself. He tried to integrate Chinese culture with Western culture in a synthesis more appreciated in China, where he died in Beijing, than at the Catholic church that had sent him to China as a "missionary", finally excommunicating him. "

"The other great Macerata artist was Professor Giuseppe Tucci (1894/1984), founder and curator of ISMEO, the Italian institute for the study of oriental culture and an important museum located in Via Merulana in Rome. I was lucky enough to visit that museum and was touched by the respect with which the relics of religions outside our culture had found hospitality and suitable explanation. Following this I became interested in the literature and original translations produced by the esteemed Professor Tucci and I drank from that source of knowledge. In particular, I appreciated his research on Nepalese and Tibetan culture and his research on ancient Chinese wisdom, secular par excellence, aimed at the well-being of the state and the people. In particular, Giuseppe Tucci was able to offer us an evocative picture of the two cultural addresses of China, Confucianism and Taoism, the way of correctness and the way of spontaneity. "


Paolo D’Arpini concludes the presentation of his new book by saying: "The primary source of the social aspects contained in my research is the Book of Changes, I Ching, one of humanity's most ancient wisdom texts. It incorporates several comments by Confucius and Lao Tze, as well as later considerations of a Chan matrix (Buddhist Meditation). The basic psychic archetypes of the Chinese zodiac can also be traced back to the I Ching. My decades of research carried out on both Chinese and Indian texts, such as The Power of the Snake, led me to develop a joint archetypal system, based on the root hexagrams of the I Ching and on the five Indian elements. And having "completed" my studies and my live experiments, I decided to pass on the knowledge acquired with this text which I hope will inspire the reader towards self-knowledge, even in a spiritual sense..."

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