domenica 27 febbraio 2022

La Terra è una, le divisioni sono tante... - The Earth is one, the divisions are many...

 



Come si fa a capire dove sono la destra e la sinistra, l’oriente e l’occidente, su una palla che gira a forte velocità nello spazio, attorno a un sole, e contemporaneamente si sposta verso un ulteriore vuoto, allontanandosi dal big bang primordiale? Eppure su questa piccola palla l’uomo ragiona come se la Terra fosse divisibile in settori, come se veramente avesse senso la separazione (sic) in stati e nazioni, in aree e sub aree…

Ecco, mentre la NATO, che si è allargata all’Europa dell’Est, costruisce le rampe di lancio di nuovi missili (verso chi?), in Donbass ed in Ucraina si combatte, in Siria la guerra va avanti a singhiozzo e anche in Irak, in Yemen si muore in silenzio; in Africa le notizie non arrivano e non partono più, ormai è terra di nessuno; in America settentrionale e meridionale ci si prepara al grande salto; in Cina, in Tibet, al polo nord… al polo sud…

Chi fa queste differenze, chi decide le ubicazioni e gli interessi strategici, di chi è questa Terra che tutti abitiamo?

La Terra gira, gira… e non cambia la sua natura di pianeta che non conosce frontiere e difformità interne alla sua struttura unificata: anche se fosse una palla da football con le pezze di diverso colore, ciò non impedirebbe alla palla di essere un omogeneo tondo di caucciù.

Sulla Terra l’acqua è acqua e si trova ovunque. L’aria è aria e spira in tutti i venti. Il suolo in cui gli alberi crescono, e che gli animali e gli uomini calpestano, è lo stesso suolo. L’umanità è la stessa ovunque. Se una donna esquimese si accoppia con un aborigeno australiano e i due prolificano, non generano certo muli ma esseri umani perfetti. L’unica cosa che cambia è la bandierina degli interessi, delle religioni, delle ideologie, insomma cose finte, cose di cui si può fare benissimo a meno e che invece determinano i comportamenti sino al punto di spingere l’uomo a uccidere, distruggere, dissociare…

Poveri umani… mettono i missili e gli antimissili, prevaricano le popolazioni più povere ma ricche di materie prime, sparano giaculatorie e stupidaggini nei templi e nelle assemblee, nelle camere e nei senati, e ingabbiano i recalcitranti… bravi! Ma ditemi come può essere motivo di disuguaglianza abitare in un luogo piuttosto che in un altro, credere in un’illusione piuttosto che in un’altra; non vi siete accorti, umani, che il pianeta è uno solo? E tra l’altro pure malandato, in seguito ai bistrattamenti subiti negli ultimi decenni? I mali che impediscono di prendere consapevolezza di abitare lo stesso luogo e di essere membri della stessa famiglia hanno un solo nome: ignoranza!

Ignoranza che poi diventa rapacità ed egoismo, conflitto fra individui e nazioni, disparità economica e razziale, divisione in classi, violenza verso gli “altri”, stupida arroganza di ritenersi nel bene. Da una parte una bisteccona sanguinolenta e dall’altra un minuto chicco di riso, da una parte la furbizia e dall’altra l’ingenuità, da una parte il valore aggiunto e dall’altra la carenza.

Osservando bene le cose, scopriamo però che… la Terra è rotonda… ci stiamo tutti dentro, ed allora?!

Paolo D’Arpini



English text

How do you understand where the right and the left are, the east and the west, on a ball that spins at high speed in space, around a sun, and at the same time moves towards a further void, away from the big bang primordial? Yet on this small ball, man thinks as if the Earth were divisible into sectors, as if the separation (sic) in states and nations, in areas and sub areas, really made sense ...

Here, while NATO, which has expanded to Eastern Europe, is building launch pads for new missiles (towards whom?), In Syria the war is going on in fits and starts and also in Iraq, in Yemen people are dying in silence ; in Africa the news does not arrive and does not leave anymore, it is now no man's land; in North and South America we are preparing for the great leap; in China, in Tibet, at the north pole ... at the south pole ...

Who makes these differences, who decides the locations and strategic interests, whose is this Earth that we all inhabit?

The Earth turns, turns ... and does not change its nature as a planet that knows no borders and internal differences within its unified structure: even if it were a football ball with different colored patches, this would not prevent the ball from being a homogeneous round of rubber.

On Earth, water is water and is found everywhere. Air is air and it blows in all winds. The soil in which trees grow, and which animals and men trample, is the same soil. Humanity is the same everywhere. If an Eskimo woman mates with an Australian Aborigine and the two proliferate, they certainly do not produce mules but perfect humans. The only thing that changes is the flag of interests, religions, ideologies, in short, fake things, things that can be done very well without and that instead determine behavior to the point of pushing man to kill, destroy, dissociate ...

Poor humans ... they put the missiles and anti-missiles, they bully the poorest populations but rich in raw materials, they shoot ejaculations and nonsense in the temples and assemblies, in the chambers and in the senates, and they cage the recalcitrant ... good! But tell me how it can be a reason for inequality to live in one place rather than another, to believe in one illusion rather than another; did you not realize, humans, that the planet is only one? And by the way, also run down, following the mistreatment suffered in recent decades? The evils that prevent us from becoming aware of living in the same place and being members of the same family have only one name: ignorance!

Ignorance which then becomes rapacity and selfishness, conflict between individuals and nations, economic and racial disparity, division into classes, violence towards "others", stupid arrogance to consider oneself in the good. On the one hand a bloody steak and on the other a minute grain of rice, on the one hand the cunning and on the other the ingenuity, on the one hand the added value and on the other the lack.

Observing things well, however, we discover that ... the Earth is round ... we are all in it, and then ...?!

Paolo D’Arpini

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