"... and there are people who still believe in him ..." (Saul Arpino)
The pope wants to have absolute doctrinal and political control over all Catholics operating on planet earth. Above all the ecclesiastical summits, bishops and cardinals, must all be appointed by the Vatican. This is contrary even to the ancient Christian tradition. In fact, until the fifth century, the episcopal appointments (the cardinals did not exist) were made by the people, by the faithful themselves. The bishop of Rome, who later turned into a pope, was elected by the ecclesia of believers, with a free vote.
Centuries have passed and the pope is now only an absolute monarch, and the Vatican is a totalitarian state and an economic potentate.
The pope, a specialist in stories built to deceive the masses, can continue to hope that someone will believe in his "religiosity", but those who "believe" him are only his subordinates and submitted for political convenience.
But perhaps "someone" are not aware of so many ecclesiastical atrocities ... of when they burned people or sent the faithful to slaughter themselves at the crusades stating that "god wants it", not to mention the violence against young people and the stolenings perpetrated "for a good purpose"…
Maybe someone else will say that mine is a battle against windmills, but I find that acting and intervening on the current evils of religions is useful and necessary for the elevation of consciousness.
I suspect, however, that it will not be easy to unhinge Vatican power, which is not spiritual but economic and political.
Furthermore, if we want to talk about "religion", let's first analyze the term which means "to unite" (and not divide) ... then we follow a solid path to establish what "is not" religious conscience, we deny any construct, axiom, assumption, claim to describe and incarnate consciousness (or spirit, which is common to all and does not need intermediaries).
And it is precisely in these terms, of lay spirituality, that my opposition to blind and ideological faiths is configured, especially those hypocritical and functional to the power of the "whitewashed tombs".
Unfortunately, faced with the acquiescence of many "faithful", only discrimination and detachment are needed, a chess game of thought.
Paolo D’Arpini
spiritolaico@gmail.com
Testo italiano:
“… e c’è gente che ancora gli crede…” (Saul Arpino)
Il papa vuole avere il controllo assoluto dottrinale e politico su tutti i cattolici che operano sul pianeta terra. Soprattutto i vertici ecclesiastici, vescovi e cardinali, debbono essere tutti nominati dal vaticano.
Cosa contraria persino all’antica tradizione cristiana. Infatti sino al V secolo le nomine vescovili (i cardinali non esistevano) venivano effettuate dal popolo, dai fedeli stessi. Il vescovo di Roma, che poi si tramutò in papa, era eletto dall’ecclesia dei credenti, con una votazione libera.
Di secoli ne son trascorsi ed ormai il papa è solo un monarca assoluto, ed il vaticano è uno stato totalitario e un potentato economico.
Il papa, uno specialista in storie costruite per ingannare le masse, può continuare a sperare che qualcuno creda alla sua “religiosità”, ma quelli che gli “credono” son solo i suoi sottoposti e gli scherani politici di convenienza.
Ma forse “alcuni” non sono al corrente di tante nefandezze ecclesiastiche… di quando bruciavano la gente o mandavano i fedeli a scannarsi alle crociate affermando che “dio lo vuole”, per non parlare delle violenze sui giovinetti e delle ruberie perpetrate a "fin di bene"…
Magari qualcun altro dirà che la mia è una battaglia contro i mulini a vento, ma trovo che agire ed intervenire sui mali correnti delle religioni sia utile e necessario per l’elevazione della coscienza.
Sospetto però che non sarà facile scardinare il potere vaticano, che non è spirituale ma economico e politico. Inoltre se vogliamo parlare di “religione” facciamo prima un’analisi sul termine che significa “unire” (e non dividere)…. poi seguiamo un tracciato solido per stabilire ciò che “non” è coscienza religiosa, neghiamo ogni costrutto, assioma, assunzione, pretesa di descrivere ed incarnare la coscienza (o lo spirito, che è comune a tutti e non ha bisogno d’intermediari).
Ed è proprio in questi termini, di spiritualità laica, che si configura la mia opposizione verso fedi cieche ed ideologiche, soprattutto quelle ipocrite e funzionali al potere dei “sepolcri imbiancati”.
Purtroppo di fronte all’acquiescenza di tanti “fedeli” serve solo la discriminazione ed il distacco, una partita a scacchi del pensiero.
Paolo D’Arpini
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