sabato 11 gennaio 2020

"Travel friends. The lay spiritual search begins and ends in the Self " by Paolo D’Arpini and Afterword by Caterina Regazzi - “Compagni di viaggio. La ricerca spirituale laica inizia e finisce nel Sé” di Paolo D’Arpini con postfazione di Caterina Regazzi



From the cover IV:
"Travel companions" is a sort of diary, a collection of anecdotes and experiences lived together with particular characters, we would say "extraordinary", met along the spiritual path. The author's personal way is that of secular spirituality, so these encounters with the "saints" are narrated in a very informal way without any emphasis or pretension, however trying to convey the teaching or the message received. In some cases the meetings did not even take place on a physical plane but on an elective plane. The text contains first-hand accounts of some significant moments lived together with different masters, a narration of dialogues and confidences, the same that are told between friends in moments of intimacy, during the return to our real home.


Paolo D'Arpini


Afterword by Caterina Regazzi:


My beloved Paolo asked me to write an afterword to his book "Travel companions", and I, who are also his travel companion, am going to do it, I am not happy to say, as the things to do in my life are many (for me) and the energies in this period are few. Moreover, I owe it to him precisely because the reading of some of his stories, of which many are included in this book, was a great nourishment for me, which brought me even closer, than I was already doing alone, to a world of spirituality in which the main event, the tendency to ... stronger is the "discovery of the Self". Oh yes, because despite the most evident content in this book are the tales of Paul's encounters with various saints and sages, direct, physical, but sometimes only indirect encounters, the characters described and remembered have had for Paul, and indirectly they will have on the reader, the purpose of helping him to discover his own Self, acting as a mirror, in which the entity is reflected, sees and recognizes itself.


The text, at times, is a dialogue between Paolo and himself or perhaps with a hypothetical reader, so it was almost impossible for me to make any cut, no replacement, even as I had begun to do, in proofreading , to remove some ellipsis which for me were too many, which evoked a more "spoken" speech

that written, and that abound here. It is precisely an "evocative" writing that leaves the reader the possibility of imagining, to end the sentence, an ending of its own. It is difficult for me, who am a very concrete person (or was I?), To digest this type of writing.

But, speaking of spirituality, how can you be concrete? Each of those who read this text, will find facts, ideas, images that "resonate" or maybe things that will annoy them, but certainly this book cannot leave you indifferent. Paul's spiritual path is his life and his life is his spiritual path. These stories were originally written during years and years of encounters and experiences. A book on secular spirituality? On the encounters of his life that have illuminated his path? The description of the sudden emergence from the darkness of the light of his spirit? Soon done: there is a large imaginary trunk where over the years the impressions, the experiences, which can be read and enjoyed even as "simple" adventures, which appear alive, have been fortunately (for us) and fortunately (for him) and as vivid as they had been lived just yesterday and told in such a vital and sometimes even self-ironic way that we seem to see them flowing before our eyes and, like a child who looks and regards ten or twenty times the same cartoon or the same fable is read ten or twenty times, I read and reread some of these stories with renewed pleasure and enjoyment (the leper, the embrace, the story with Leslie, etc.).


I consider myself a very fortunate person to be able to enjoy these experiences even if they are second-hand because Paolo does not make them a mystery and he keeps them in his heart, but he shares them generously with those who know that he will be able to appreciate and take advantage of them. And so it will be for those who approach this book, certain that after reading it and perhaps even rereading it, consuming it almost, everyone will be able to look inside and outside themselves, with greater clarity and love. Once again, Paolo, thank you for what you give us and to be who you are. (Afterword by Caterina Regazzi)


Extract from: "Travel friends. The lay spiritual search begins and ends in the Self " by Paolo D’Arpini


Edizioni OM Bologna (Italy), Via 1 Maggio 3 / e - Quarto Inferiore

Tel. 051 767079 - Cell. 393 / 33.64.368

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Cover test fantasy by Daniela Spurio

Dalla IV di copertina:
“Compagni di viaggio” è una sorta di diario, una raccolta di aneddoti e di esperienze vissute assieme a personaggi particolari, diremmo “straordinari”, incontrati lungo il cammino spirituale. La via personale dell’autore è quella della spiritualità laica, quindi questi incontri con i “santi” sono narrati in modo molto informale senza alcuna enfasi o pretesa, cercando comunque di trasmetterne l’insegnamento o il messaggio ricevuto. In alcuni casi gli incontri non sono nemmeno avvenuti su un piano fisico ma su un piano elettivo. Il testo contiene resoconti di prima mano di alcuni momenti significativi vissuti assieme a diversi maestri, una narrazione di dialoghi e confidenze, le stesse che si raccontano tra amici nei momenti d’intimità, durante il ritorno alla nostra vera casa.

Postfazione di Caterina Regazzi:

Il mio amato Paolo mi ha chiesto di scrivere una postfazione al suo libro “Compagni di viaggio”, ed io, che pure compagna del suo viaggio sono, mi ci accingo, non dico di buon grado, in quanto le cose da fare nella mia vita sono tante (per me) e le energie in questo periodo sono poche. Del resto glielo devo proprio perché la lettura di certi suoi racconti, di cui molti sono compresi in questo libro, è stata per me un grande nutrimento, che mi ha fatto avvicinare ancora di più, di quanto non stessi già facendo da sola, ad un mondo di spiritualità in cui l’evento principale, la tendenza a… più forte è la “scoperta del Sé”. Eh si, perché nonostante il contenuto più evidente in questo libro siano i racconti degli incontri di Paolo con vari santi e saggi, incontri diretti, fisici, ma a volte solo indiretti, i personaggi descritti e ricordati hanno avuto per Paolo, ed indirettamente avranno sul lettore, lo scopo di aiutarlo a scoprire il proprio Sé, fungendo da specchio, in cui l’ente si riflette, vi vede e si riconosce.

Il testo, a tratti, è un dialogo di Paolo con se stesso o forse con un ipotetico lettore, per cui, per me è stato quasi impossibile, nella correzione delle bozze, fare alcun taglio, alcuna sostituzione, persino, come avevo iniziato a fare, togliere alcuni puntini di sospensione che per me erano di troppo, che evocavano un discorso “parlato” più che scritto, e che qui abbondano. È una scrittura appunto “evocativa” che lascia al lettore la possibilità di immaginare, per terminare la frase, un finale tutto suo. Difficile per me, che sono una persona molto concreta (o lo ero?), digerire questo tipo di scrittura.

Ma, parlando di spiritualità, come si fa ad essere concreti? Ognuno di coloro che leggeranno questo testo, potrà trovarvi fatti, idee, immagini che gli “risuonano” o magari cose che lo infastidiranno, ma di certo questo libro non può lasciare indifferenti. Il percorso spirituale di Paolo è la sua vita e la sua vita è il suo percorso spirituale. Questi racconti sono stati originariamente scritti durante anni ed anni di incontri e di esperienze. Un libro sulla spiritualità laica? Sugli incontri della sua vita che hanno illuminato il suo percorso? La descrizione dell’emergere improvviso dal buio della luce del suo spirito? Presto fatto: c’è un grande baule immaginario dove negli anni sono stati fortunatamente (anche per noi) e fortunosamente (per lui) raccolte le impressioni, le esperienze, che si possono leggere e godere anche come “semplici” avventure, che appaiono vive e vivide come fossero state vissute appena ieri e raccontate in maniera così vitale e a volte anche auto-ironica che ci pare di vederle scorrere davanti ai nostri occhi e, come un bambino che guarda e riguarda per dieci, venti volte sempre lo stesso cartone animato o si fa leggere per dieci venti volte la stessa favola, io leggo e rileggo alcune di queste storie con rinnovato piacere e godimento (la lebbrosa, l’abbracciona, la storia con Leslie, ecc.).

Mi ritengo una persona molto fortunata di poter godere di queste esperienze anche se di seconda mano perché Paolo non ne fa mistero e le custodisce sì nel suo cuore, ma le condivide generosamente con chi sa che le potrà apprezzare e farsene bagaglio. E così sarà per chi si avvicinerà a questo libro, certo che dopo averlo letto e magari anche riletto, consumandolo quasi, ognuno potrà guardare dentro e fuori di sé, con maggior chiarezza e amore. Ancora una volta, Paolo, grazie per quello che ci doni e di essere quello che sei.  


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Caterina Regazzi

Estratto da: “Compagni di viaggio. La ricerca spirituale laica inizia e finisce nel Sé” di Paolo D’Arpini

Edizioni OM Bologna, Via 1 Maggio 3/e – Quarto Inferiore
Tel. 051 767079 – Cell. 393/33.64.368


1 commento:

  1. P.S. “Compagni di viaggio. La ricerca spirituale laica inizia e finisce nel Sé” di Paolo D’Arpini, può essere richiesto in libreria o direttamente alla OM Edizioni (Tel. 051767079 – Cell. 393/33.64.368). Se qualcuno degli amici fosse interessato ad organizzarne una nel luogo di sua residenza ce lo comunichi al più presto in modo da accordarci sui modi e tempi più convenienti (chiamare 333.6023090)

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