sabato 16 marzo 2019

Natural spirituality is rooted in deep ecology - La spiritualità naturale è radicata nell'ecologia profonda


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Bernardino del Boca wrote: "The divine message of love and brotherhood of Jesus Christ, the philosophy of the Buddha, the wisdom of Socrates, the humility of Leonardo da Vinci, the example of saints, sages and thinkers of all epochs do not represent culture, they are like stars in the sky, bright and distant, often forgotten. Man forgets to contemplate the sky as if forgetting to listen to the voice of wisdom ".

Christianity was born as a pacifist philosophy of "turn the other cheek" and "love your neighbor as yourself", these are the main sayings of the Gospel of Jesus. Gandhi's nonviolence also arises from a profound faith towards the truth that we are all part of the same existence, men, plants and animals.

At the same time, with respect for the various elements of Nature, there remains the awareness that the earth, water, air, etc. they are common goods that must not be alienated to man and other animals. Perhaps as never before today I feel that the implementation of a profound ecological proposition, separated from religious belief, would be extremely necessary to guarantee the continuity of human civilization .. not to mention its "brute" survival (also in consideration of the increasingly alienation strong with natural cycles and habitat poisoning).

The human species is constantly evolving and so we should be able to become aware that our life takes place in an inseparable context. In fact it is so ... only that we must understand it and live it, first on a personal level and then on a community level. Everyone can and must "understand" the need to rebalance his diet and his lifestyle by not feeling obliged by an ideology or by an ethical push ... maturation must take place through ecological and physiological self-awareness.

Who is aware of the Self? He who merges in this "knowledge" comes to self-realization and liberation from identification with the agent. For this liberated living actions take place spontaneously and on him the functions of the senses and their impressions have no foothold. For him there are no sense organs, no body, no mind, for him there is no world of duality. His knowledge is the Sacred Fire, which burns every latent impression of the ego. He who has realized the Self is not conditioned by time, he is the Death of death, he is the true hero who is not afraid of anything, because there is no "other" that he can fear ..

It is not religion that can save man but the awareness of Self

I understand that this existential condition requires an individual maturation and a rapprochement with one's original nature which cannot be the result of a "choice" or a "creed" ... Life at the right moment and with the ways that suit it will lead the man towards his original nature ..

This return, this consciousness of Self in universal Existence, is not a particular experience, it does not need names or attributes, it is easy to recognize oneself in what is ...

Paolo D'Arpini

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Testo italiano:

Scriveva Bernardino del Boca: "Il messaggio divino d’amore e di fratellanza di Gesù Cristo, la filosofia del Buddha, la saggezza di Socrate, l’umiltà di Leonardo da Vinci, l’esempio dei santi, dei saggi e dei pensatori di tutte le epoche, non rappresentano la cultura. Sono come le stelle in cielo, luminose e lontane, spesso dimenticate. L’uomo dimentica di contemplare il cielo come dimentica di ascoltare la voce della saggezza”.

Il cristianesimo è nato come filosofia pacifista del “porgi l’altra guancia” ed “ama il prossimo tuo come te stesso”, questi  sono i detti principali del Vangelo di Gesù. La nonviolenza di Gandhi nasce egualmente da una profonda fede verso la verità che tutti siamo parte della stessa esistenza, uomini piante ed animali.

Contemporaneamente, nel rispetto dei vari elementi della Natura, permane la coscienza che la terra, l’acqua, l’aria, etc. sono beni comuni che non debbono essere alienati all’uomo ed agli altri animali. Forse come non mai oggi sento che la attuazione di una proposizione ecologista profonda, disgiunta dal credo religioso, sarebbe oltremodo necessaria per garantire la continuità della civiltà umana.. per non parlare della sua sopravvivenza “bruta” (anche in considerazione dell’alienazione sempre più forte con i cicli naturali e l’avvelenamento dell’habitat).

La specie umana è in continua evoluzione e così dovremmo poter prendere coscienza che il nostro vivere si svolge in un contesto inscindibile. Di fatto è così... solo che dobbiamo capirlo e viverlo, prima a livello personale e poi a livello di comunità. Ognuno può e deve "comprendere" la necessità di riequilibrare la sua alimentazione ed il suo stile di vita non sentendosi però obbligato da una ideologia o da una spinta etica... la maturazione deve avvenire per auto-consapevolezza ecologica e fisiologica.


Chi è consapevole del Sé? Colui che si fonde in questa "conoscenza" giunge all'auto-realizzazione e alla liberazione dall'identificazione con l'agente.  Per tale liberato vivente le azioni si svolgono spontaneamente e su di lui  le funzioni dei sensi e le loro impressioni non hanno appiglio alcuno.  Per lui non ci sono organi di senso, né corpo, né mente, per lui non esiste il mondo della dualità. La sua conoscenza è il Fuoco Sacro, che brucia ogni impressione latente espressione dell'ego. Colui che ha realizzato il Sé non è condizionato dal tempo, egli è la Morte della morte, è il vero eroe che non ha paura di nulla, perché non c’è un “altro” che lui possa temere..

Non è la religione che può salvare l'uomo ma la consapevolezza di Sé 

Capisco che questa condizione esistenziale richiede una maturazione individuale ed un riavvicinamento alla propria natura originale che non può essere il risultato di una “scelta” o di un “credo” … La vita al momento opportuno e con i modi che gli sono consoni  condurrà l'uomo verso la sua natura originale..

Questo ritorno, questa coscienza di Sé  nell'Esistenza universale, non è una esperienza particolare, non ha bisogno di nomi o di attributi, è semplice riconoscersi in ciò che è...


Paolo D'Arpini

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