An exchange of motivated and reasonable opinions helps the understanding of the global political, economic and "spiritual" process. In truth, I would insist on this last aspect which I consider primary. Unfortunately, spirituality, in the sense of "intelligence consciousness", has been supplanted by religions, especially those of Jewish origin (Judaism, Christianity and Islam) which bring with them a mass of materialistic ideologies that then result in an artificial division of humanity. The thirst for money, power, control and exploitation of nature and its creatures and even Confucianism-Marxism (which strives to restore a sense of social justice using artificial means) are all forms of division of the human being.
If we could share at least the sense of humanity, among us who have a "broader" vision of life, perhaps we could say that we have come closer to Man...
But even this approach cannot be compulsive or perceived as a "burden", it is enough to know how the world goes and accept it as it is, adapting to it but observing it with our intelligence, a conscience not contaminated by it. After all, we cannot have relationships with everyone, we can only relate to those who have the same attitude as us and this is the dictate of life itself: the similar seeks its similar.
The important thing is not to transform the dissimilar into an "enemy", you never know when there may be a "rapprochement", since the common matrix is the same... everything is interconnected.
Paolo D'Arpini - Italian Bioregional Network
Testo Italiano:
Uno scambio di opinioni motivate e ragionevoli aiuta la comprensione del processo politico, economico e "spirituale" globale. In verità insisterei su questo ultimo aspetto che ritengo primario. Purtroppo la spiritualità, nel senso di "intelligenza coscienza", è stata soppiantata dalle religioni soprattutto quelle di origine giudaica (ebraismo, cristianesimo e islam) che si portano appresso una messe di ideologie materialistiche che poi sfociano in una divisione artificiale dell'umanità. La sete di denaro, di potere, di controllo e sfruttamento della natura e delle sue creature e persino il confucianesimo-marxismo (che si sforza di ripristinare un senso di giustizia sociale utilizzando mezzi artificiali) sono tutte forme di divisione dell'essere umano.
Se riuscissimo a condividere almeno il senso di umanità, fra di noi che abbiamo una visione più "ampia" della vita, forse potremo dire di esserci avvicinati all'Uomo...
Ma anche questo avvicinamento non può essere compulsivo o percepito come un "peso", basta sapere come va il mondo ed accoglierlo com'è adattandosi ad esso ma osservandolo con la nostra intelligenza coscienza non contaminata da esso. In fondo non possiamo avere rapporti con tutti, possiamo rapportarci solo con coloro che hanno il nostro stesso atteggiamento e questo è il dettame della vita stessa: il simile cerca il suo simile.
L'importante è non trasformare il dissimile in un “nemico”, non si sa mai quando potrà esserci un “riavvicinamento”, poiché la matrice comune è la stessa... tutto è interconnesso.
Paolo D'Arpini - Rete Bioregionale Italiana
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