venerdì 19 giugno 2020

Identity arises from Being - L'identità sorge dall'Essere


La nascita del nostro Io - La Mente è Meravigliosa

Currently you identify yourself with your body and your mind.
So you have to start your spiritual practice by rejecting this identification, completely assimilating the principle that the Being is neither the body nor the mind, but it is life, breath and Consciousness.

Subsequently life, breath and Consciousness, that is, the sense of Being, merge with our true nature, the Supreme State, just like the thoughts of a professor, a scholar, vanish in him when he goes to sleep.  A person who sleeps deeply does not know anything about himself, because the feeling of his existence has also dissolved in him. 


When, in your spiritual quest, you realize that you are neither the body nor the mind, you will no longer be touched by any of the changes that occur in the mind. This is the state of universal dynamic Consciousness. It is in this state that you must keep yourself. 


As long as there is identification with the body and mind, you will have to experience pleasure, pain and torment. Suppose a ship with thousands of passengers on board sank in the middle of the ocean. How will the identity of each of those passengers survive, now that their bodies and minds are gone? And also, will the victims have an idea of ​​themselves after a similar tragedy, when their bodies have been completely destroyed? In such circumstances, even their loved ones who have remained alive cannot imagine the state in which those unfortunate passengers find themselves. 


The reason why? Try to understand it by paying attention to these facts. To establish an identity, a body, the breath of life and the Being are indispensable.


Nisargadatta Maharaj


Paolo D'Arpini: Nisargadatta Maharaj… hints



Testo Italiano:

Attualmente voi vi identificate con il vostro corpo e con la vostra mente.
Quindi dovete iniziare la vostra pratica spirituale rifiutando questa identificazione, assimilando completamente il principio che l’Essere non è né il corpo né la mente, ma è vita, respiro e Coscienza.
Successivamente la vita, il respiro e la Coscienza, cioè il senso di Essere, si fondono con la nostra vera natura, lo Stato Supremo, proprio come i pensieri di un professore, di uno studioso, svaniscono in lui quando se ne va a dormire.. Una persona che dorme profondamente non sa più nulla di sé, perché in lei si è dissolta anche la sensazione della sua esistenza. Quando, nella vostra ricerca spirituale, vi renderete conto che non siete né il corpo né la mente, non sarete più toccati da nessuna delle modificazioni che avvengono nella mente. Questo è lo stato della Coscienza dinamica universale. È in questo stato che dovete mantenervi. 
Finché sussiste l’identificazione con il corpo e con la mente, dovrete provare piacere, dolore e tormenti. Supponete che una nave con migliaia di passeggeri a bordo sia affondata in mezzo all’oceano. Come potrà sopravvivere l’identità di ciascuno di quei passeggeri, ora che non ci sono più né i loro corpi, né le loro menti? E inoltre, le vittime potranno avere un’idea di se stessi dopo una tragedia simile, quando i loro corpi sono andati completamente distrutti? In simili circostanze, nemmeno i loro cari, rimasti in vita, possono immaginare lo stato in cui si trovano quei passeggeri sfortunati. 
Perché? Cercate di capirlo, prestando attenzione a questi fatti. Per stabilire un’identità, sono indispensabili un corpo, il respiro della vita e l’Essere.
Nisargadatta Maharaj

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