Ricordo la storia del re Janaka… Tanto tempo fa alcuni preti vollero mettere alla prova la realizzazione dell’Uno professata da Janaka, un re che viveva l’unitarietà di tutte le cose.
Essi inviarono alla sua reggia un gruppo composto da un bramino (casta sacerdotale), un intoccabile, una vacca, un elefante ed un cane.
Quando il gruppo giunse davanti al re, egli inviò il bramino nel posto dove sedevano gli altri sacerdoti, l’intoccabile in mezzo agli altri intoccabili, la vacca fu mandata nella stalla, l’elefante nella rimessa degli elefanti ed il cane nel branco reale dei cani e diede istruzioni affinché di ognuno venisse presa cura nel modo dovuto.
Allora i preti lo interrogarono e gli chiesero come mai aveva separato quegli esseri: “perché li hai separati individualmente, non sono tutti la stessa cosa per te?”. Janaka rispose “Sì tutti sono Uno, ma l’auto soddisfazione cambia seconda la natura dell’individuo. Ad ognuno di essi deve esser dato secondo la propria natura individuale e le proprie esigenze”.
Anche se in una commedia uno stesso uomo recita diverse parti, il suo comportamento varia a seconda del ruolo giocato – come affermava Ramana Maharshi- egli non viene avvantaggiato ne diminuito dal ruolo impersonato.
Paolo D’Arpini - Comitato per la Spiritualità Laica