domenica 30 marzo 2025

Teoria della Pansessualità...



Nel 1991 incontrai per la prima volta Peter Boom, attore, poeta, cantante, scrittore di origine olandese. Un giorno d’estate del ’92 dopo che c’eravamo visti a Nepi, ad una mostra di Luigi Fabrizi (sull’edera, pianta sacra a Dioniso), Peter mi telefonò al Circolo e mi chiese se volevo aiutarlo a correggere le bozze del suo nuovo libro “2020, il Nuovo Messia”, un romanzo fanta-ecologico in cui si prefigura la fine del mondo per inquinamento, con tanto di olocausto religiosamente gestito da un nuovo messia, e si immagina un nuovo inizio con il messia stesso nella parte di Adamo.Ho sempre amato i racconti di fantascienza e quella storia la trovai alquanto intrigante e divertente, anche perché riportava diverse mie teorie ecologiste “catastrofiste” che in quegli anni andavo preannunciando. Così accettai l’invito di Peter ed assieme a lui lavorai intensamente al libro per almeno due settimane, correggendo e cambiando, finché ci sembrò che il lavoro fosse completo.


Poi scrissi una breve introduzione al romanzo che fu pubblicato attraverso l’amico Gianfranco Paris direttore della casa editrice BIG, la pubblicazione avvenne nel 1993. Negli anni a seguire furono fatte diverse presentazioni del libro, a Viterbo presso la Provincia, a Roma alla Libreria Croce, etc. archiviostorico.corriere.it/1994/maggio/27/senza_titolo_co_10_9405271628.shtml –

 70k –archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/24/senza_titolo_co_10_9406241468.shtml – 69k

Ho voluto fare questa premessa perché la teoria della pansessualità, elaborata da Peter Boom, era già contenuta in forma germinale in questo libro di fantasy-ecologia.

La teoria non è nemmeno una scoperta, dal punto di vista fisiologico, è semplicemente la descrizione di quanto avviene in natura, e cioè che la sessualità ha infinite sfaccettature che si manifestano nella vita di ognuno e differentemente in diverse culture umane. Definire l’uomo eterosessuale od omosessuale è solo una descrizione limitativa che non ha senso alcuno, allo stesso modo in cui non ha senso parlare di “razze” umane. Esiste una sola specie umana dotata di una sessualità che assume vari modi espressivi e basta.

Ma per giungere alla “conferma” da parte del mondo scientifico, di questa lapalissiana verità, Peter (e noi che l’abbiamo accompagnato nella traversata) ha dovuto combattere molto…. per infrangere il muro dello sessuologia separativa, sia quella tradizionale come anche quella gay…. La pansessualità rappresenta nel mondo della sessualità umana ciò che nella spiritualità io chiamo “spiritualità laica”. Come non si può definire “normale” un’espressione sessuale rispetto ad un’altra, così non si può definire assolutamente vero uno specifico modo religioso.

Comunque oltre alla partecipazione di Peter Boom a diversi congressi di sessuologia ed anche per dare una parvenza di “legalità” al movimento sessuale – sincretistico in corso, fondammo con lui un “Comitato per lo studio della pansessualità”, tenendo la prima riunione nel Circolo di Calcata e successivamente ufficializzandolo depositando la comunicazione della costituzione al sindaco di Viterbo, al tempo Giancarlo Gabbianelli. Qui inserisco alcuni dei documenti raccolti sia sulla costituzione del Comitato che successivamente per la divulgazione della Teoria.


Costituzione di un Comitato per la Teoria della Pansessualità: Gentile Sindaco di Viterbo, Giancarlo Gabbianelli. La informiamo che il giorno 21 marzo 2002, in Viterbo-Bagnaia, i sottoscritti firmatari hanno costituito un comitato avente per scopo lo studio e la divulgazione della Teoria della Pansessualità. I firmatari indicano come proprio portavoce e coordinatore il signor Peter Boom. Il significato del termine “pansessualità” sta ad indicare ogni libera espressione sessuale, sempre nel rispetto reciproco e delle leggi vigenti, senza vincolarla a schemi e valori prefissati. Infatti nella storia dell’uomo ed in ogni civiltà la sessualità è stata sempre celebrata nelle sue varie forme espressive, riconoscendo la validità e la naturalità di ognuna di esse. La Teoria della Pansessualità quindi vede tutte queste forme come naturali e legittime inclinazioni dell’uomo. La informiamo inoltre che questa Teoria è stata ritenuta degna di presentazione al prossimo Congresso della Federazione Europea di sessuologia che si terrà a Cipro dal 16 al 20 giugno 2002. Nel frattempo verranno organizzati, a breve termine, una serie di incontri a Viterbo ed in altri centri della Tuscia per informare la popolazione sui risvolti e sul senso della Teoria, a cui non mancheremo di invitarLa personalmente. (Firmatari: Peter Boom, scrittore; Cesare Foschi, filosofo; Paolo D’Arpini, giornalista… altri…)

Altre documentazioni: tribu.megablog.it/forum/p2362-2006-05-01-14_58_09.html – 16k http://www.mail-archive.com/animali@peacelink.it/msg01718.html Peter Boom, ideatore della ” Teoria della Pansessualita’ “, ha promosso insieme con Paolo D’Arpini un Comitato per l’attuazione della LIBERA ESPRESSIONE SESSUALE, da lui definita ” Pansessualita’ “. Detto Comitato ha presentato la Teoria al VI° Congresso della Federazione Europea di Sessuologia a Limassol (Cipro, giugno 16 – 20 2002) su richiesta del Comitato Scientifico, inoltre ha presentato “La Filosofia della Pansessualità” in occasione del IX Congresso dell’European Federation of Sexology tenutosi in aprile 2008 presso il Cavalieri Hilton Hotel a Roma.

Molti personaggi del mondo artistico si sono dichiarati “pansessuali”, tra i quali i registi Gianni Amelio e Pedro Almodovar, i cantanti Miguel Bosé, Ricky Martin, Adriana Calcanhotto e Gianna Nannini. Naturalmente non vuol dire che coloro hanno sperimentato tutte le possibilità sessuali, ma solo di essere coscienti di avere dentro di sé tutte le opzioni possibili.


La parola Pansessualismo è spiegata dal Professor Haeberle (Prof. Erwin J. Haeberle Founder and Director Archive for Sexology, Humboldt University, Berlin) – Peter Boom ha ideato la Teoria nel 1990, ma questia ha spiccato il volo solo nel 2002 dopo il Congresso dell’EFS a Limassol ed ancora meglio dopo il Congresso europeo di sessuologia a Roma nel 2008. Il termine Pansessualità ormai viene abitualmente adoperato in tutte le lingue, si può trovare in tutti i dizionari moderni, è presente su Internet in modo massiccio. ( http://www2.hu-berlin.de/sexology/ )

Nel suo Dizionario Critico nel seguente modo: “Pansessualismo (a volte anche “pansessualità” dal greco “pan” : tutto) tutto ciò che riguarda l’amore sessuale. Un atteggiamento od una filosofia che sono basati sulla convinzione che il potenziale sessuale umano può e dovrebbe essere diretto verso ciascuno ed ogni cosa. Una volta, il termine “pansessualismo” veniva usato anche per la teoria che l’intero comportamento umano è comunque condizionato sessualmente (Sigmund Freud). Tale teoria non è considerata più valida.Oggi le parole “pansessualismo” e “pansessualità” vengono usate spesso da alcuni sostenitori della liberazione sessuale che vogliono trasmettere l’idea che gli attuali ruoli sessuali e di genere delle donne e degli uomini sono troppo ristretti, e che, quindi, una sessualità generale dovrebbe comprendere l’intero spettro degli orientamenti sessuali e ignorare deliberatamente tutte le altre distinzioni convenzionali “.

La Teoria invita internazionalmente a dibattiti accesi ed è sta criticata aspramente soprattutto dalle religioni monoteiste. E’ resa pubblica oltre che dalla European Federation of Sexology da vari massmedia. Ultimamente anche su “Sexologìa Noticias”, il più importante notiziario sessuologico dell’America del Sud.

The Jakarta Post ha iniziato sul suo blog un dibattito molto acceso con interessanti commenti di islamici indonesiani: Islam ‘recognizes homosexuality’ | The Jakarta post: Islam ‘recognizes homosexuality’ | The Jakarta Post- Moderate Muslim scholars said there were no reasons to reject homosexuals under … they had started practising pansexuality (with either a man or women or animals) … The theory of Pansexuality by Peter Boom – Il sito della teoria della Pansessualità di Peter Boom … (http://digilander.libero.it/pansexuality)

Pansexualita Pansexualität Pansexuality Pansexualidad Pansexualité Pansessualità Panfili Pansexualidade Pansexuality (Cinese, etc.).

Ecco, credo con questo di aver reso sufficiente testimonianza della “battaglia” per la pari dignità sessuale svolta da Peter Boom in questi anni, a partire da quel fatidico primo incontro…..

Paolo D’Arpini – Comitato per la Spiritualità Laica



sabato 15 marzo 2025

Death gives meaning to life... - La morte da senso alla vita...

 


It is rare that newspapers talk about the fundamental experience of life that is death. Obituaries are published, fatal accidents are talked about, the passing of famous people. But the most famous person is never talked about: death, or rather Death.

Death is the event that gives meaning to life. Today more than ever. There are those who live with the fear of dying. Those who kill themselves slowly with alcohol, cigarettes, drugs, a dissipated life, self-punishment, sacrifice, exaggeration, excess. Those who have not understood the gift of life and make it explode on themselves in the middle of a crowd (kamikazes).

And then there are those who call it sister death. A sister who silently accompanies us throughout our lives and then one day suddenly takes her away from us. Life is a gift and so is death. And gifts do not belong to us. When we convince ourselves that the gifts have become our property, we begin to suffer because we will experience the fear of losing them.

Here is fear. The father master of our life. Driven by fear, wars are waged, insurance is taken out, we obey, we pay fines, we are led to concentration camps and above all we give up enjoying life.

Paolo Mario Buttiglieri







Testo Italiano: 

E’ raro che sui giornali si parli dell’esperienza fondamentale della vita che è la morte. Si pubblicano i necrologi, si parla di incidenti mortali, della scomparsa di personaggi famosi. Ma non si parla mai del personaggio più famoso: la morte, o meglio la Morte.

La Morte è l’avvenimento che da il senso alla vita. Oggi più che mai. Ci sono quelli che vivono con la paura di morire. Quelli che si uccidono lentamente con alcol, sigarette, droghe, vita dissipata, autopunizioni, rinunce, esagerazioni, eccessi. Quelli che non hanno capito il dono della vita e se la fanno esplodere addosso in mezzo alla folla (i kamikaze).

E poi ci sono quella che la chiamano sorella morte. Una sorella che ci accompagna silenziosamente tutta la vita per poi un giorno improvvisamente togliercela. La vita è un dono e la morte pure. E i doni non ci appartengono. Quando ci convinciamo che i doni sono diventati di nostra proprietà iniziamo a soffrire perché proveremo la paura di perderli.

Ecco la paura. Il padre padrone della nostra vita. Sulla spinta della paura si fanno le guerre, si stipulano assicurazioni, si obbedisce, si pagano le multe, ci si fa condurre nei campi di concentramento e soprattutto si rinuncia a godersi la vita.

Paolo Mario Buttiglieri

venerdì 14 marzo 2025

Radici tradizionali della laicità...

 


Da un punto di vista culturale, il problema della laicità impone un ritorno alle origini, attraverso il quale la semantica del concetto trova una sua chiarificazione al di là delle polemiche che caratterizzano i punti di vista del nostro tempo.
Mentre la laicità moderna prende posizione a favore della libertà di coscienza dei cittadini, in presenza dei pluralismi religiosi e ideologici che caratterizzano la nostra società, la laicità del mondo classico rappresenta una posizione del tutto rivoluzionaria che trasforma la funzione e il significato etico-politico della comunità civile dell’epoca. Da tale punto di vista, va tenuto presente che tanto la polis greca quanto la res pubblica romana si fondano su una garanzia religiosa del potere politico, in cui l’autorità è assicurata dal connubio tra la supremazia religiosa della classe sacerdotale e il potere amministrato dagli appositi organi istituzionali della comunità pubblica. Non è un caso che la massima autorità politica coincide con la massima autorità religiosa.
In questa prospettiva, ovviamente differenziata nelle diverse situazioni storico-sociali, il pantheon che fonde le diverse concezioni del divino rappresenta la forma più ampia di garanzia per il pluralismo ideale dei cittadini.
Di fronte a ciò, il cristianesimo delle origini, che viene definito da molti come pre-costantiniano, indica una via di laicità inaccettabile per lo stato del mondo classico, in quanto la nuova forma di monoteismo non solo si oppone alpantheon delle religioni politeiste, ma difende la separazione tra l’ambito religioso e quello politico. Si pensi alla posizione evangelica che distingue il regno di Cesare dal Regno di Dio. Questa nuova posizione coniata nell’ambito della cultura cristiana si accompagna ad una concezione già evidenziata alle origini del pensiero filosofico. Infatti, il noto passaggio dal mythos al logos, collocato nel VI sec.a.C. e interpretato da K.Jaspers attraverso la formula delperiodo assiale, permette di individuare, attraverso la genesi dell’universalità presente nel mondo mediterraneo, mediante l’avvento della filosofia, una via di superamento della religiosità politica tradizionale.
Quanto detto è abbastanza evidente nella filosofia presocratica e in Socrate, dove la funzione del filosofo esercitata nella via sapienziale propone una sacralità dell’etica, liberata dai vincoli politeisti della religiosità civile della polis.
In questo contesto, non va dimenticato che l’accusa che doveva portare Socrate alla condanna a morte era quella di empietà; accusa, per altro, già subita da altri filosofi che hanno evitato le conseguenze negative della violazione della legge civile attraverso l’esilio. Tale accusa non evidenzia l’opposizione tra la fede religiosa e la visione atea del mondo e della vita; essa comprende, piuttosto, l’opposizione tra la religione politeista degli stati tradizionali e quella che apre l’uomo al divino, attraverso lo stupore e la meraviglia per il mistero che lo circonda. Ciò si realizza nel rispetto di una libertà della coscienza interiore che non può e non deve essere violata da alcuna imposizione politica degli organi statali. E’ questa nei termini della nostra cultura una forma, per così dire, laica di una religiosità più profonda.
Possiamo comprendere meglio la posizione illustrata tenendo presente che la filosofia, nei suoi massimi esponenti dell’epoca, si pensi tra gli altri a Parmenide, ad Empedocle, a Pitagora e allo stesso Socrate, non si riduce al mondo della conoscenza, e quindi ad una anticipazione del ruolo successivo rappresentato dalla scienza, ma coincide con la promozione sapienziale di una saggezza che vuole essere conoscenza in quanto miglioramento interiore dell’esistenza umana. Il saggio, dunque, non è uno scienziato ma è un modello compiuto di ricerca della felicità.
Su tale linea, al di là delle posizioni specifiche dei diversi pensatori, la filosofia si presenta come una via meditativa di liberazione dell’uomo dalla schiavitù delle passioni, come una medicina dell’anima nella quale l’uomo stesso, cittadino del mondo, trova nella sua interiorità un microcosmo in cui realizzare la propria salvezza. Questo profondo messaggio sapienziale della filosofia è destinato a rimanere fino all’Ellenismo e riesce, nel mondo antico, a salvare il filosofo dall’oppressione politica dei tiranni fino alla decadenza dell’impero romano. E’ evidente che i termini storici della questione analizzata sono lontani e per molti aspetti incommensurabili rispetto alle situazioni che stiamo vivendo nel nostro contesto storico; tuttavia, dalle origini classiche del pensiero filosofico giungono ancora degli insegnamenti etico-educativi sempre validi nella storia millenaria dell’umanità. Tra questi, non va dimenticato che la difesa della libertà di coscienza non si può risolvere in questioni contingenti di natura esteriore, ma è la difesa del mistero dell’interiorità che, nella sua essenza, sfugge per definizione ad ogni determinazione di carattere politico.
In questa chiave interpretativa, la filosofia come meditazione e come disciplina interiore costituisce una via significativa di valorizzazione dell’interiorità umana nell’apertura alla spiritualità del cosmo e nella disponibilità di accogliere il messaggio religioso che apre l’uomo alla trascendenza.
Se a conclusione di queste pagine consideriamo il messaggio che viene dalla filosofia antica, troviamo che non è la ragione ma la parola a porsi al centro del mistero tanto del macrocosmo, rappresentato dal mondo che ci circonda, quanto del microcosmo indicato dall’interiorità umana.
In questa direzione, non è la logica del pensiero apofantico, orientato alla conoscenza che fornisce la via per la rivelazione del mistero ma è piuttosto quello semantico, col suo duplice registro della poesia e della narrazione, che permette di cogliere nella sua profondità l’interiorità indefinibile di ciascun essere umano.
Giustamente M.Heidegger vede nel poetare una forma specifica del pensiero e giustamente P.Ricoeur trova nel racconto una forma profonda del pensare; ciò in quanto il poetare dà spazio alla costruzione creativa e il narrare dà voce alla soggettività interiore che si apre agli altri raccontando e che prende coscienza di se medesima nel raccontarsi quanto è oggetto dei propri interessi e delle proprie preoccupazioni.
La filosofia attuale, dunque, dopo varie forme concepite nella pluralità dei millenni del pensiero occidentale torna alle origini per farsi consapevole che la verità si svela e si occulta in una perenne ricerca che coinvolge l’uomo in un dialogo con se stesso e con gli altri. Quanto detto si produce in un’avventura nella quale l’umanità costruisce il suo futuro nel libero spazio della sua spiritualità interiore. Il messaggio dei saggi antichi, perciò, è quello del rispetto e dell’incoraggiamento di ogni forma di liberazione interiore, attraverso la quale l’uomo costruisce se stesso dando spazio all’umanità collettiva di cui fa parte, collocata nel cosmo in cui vive in un’indissolubile forma di simbiosi. 
La filosofia, quindi, nella storia mantiene costanti certi obiettivi e certi punti di riferimento, in quanto il pensiero è collocato nelle vicende umane per un compito che supera la storia stessa in una ricerca necessariamente condizionata dal tempo ma proiettata all’eterno.
 Prof. Aurelio Rizzacasa







Ordinario di Filosofia della Storia dell’Università di Perugia

mercoledì 12 marzo 2025

Close your eyes and you will see clearly... - Chiudi gli occhi e vedrai con chiarezza...

 


"Close your eyes and you will see clearly

Stop listening and you will hear the truth.

Keep silent and your heart will sing.

Do not seek contact and you will find union.

Be quiet and you will find the wave of the spirit.

Be gentle and you will not need force.

Be patient and you will accomplish everything.

Be humble and you will maintain your integrity."

(Taoist Meditation)


The qualities, sensations, attractions and repulsions that appear in the field of consciousness are projections as are the dreams that appear to the dreamer. Everything resolves into the same reality, unique and indivisible, inexplicable because there is no one to whom it can be explained….

Our mind is the result of a psychic and energetic combination of forces combined by nature in this kaleidoscope that is individual consciousness. In fact nothing belongs to us (if understood specifically) or everything belongs to us (if understood as the totality of the known)... What do you want a beautiful word uttered in silence to be or a bad word shouted to the wind? Let's move forward because going back is impossible... in the sense that nothing of the events experienced (in the past) can be corrected, we can only observe more carefully the events that appear before our eyes in the present...

Someone then might ask how it is possible to modify what is already described in destiny. Yet in thought there is already a lever of movement, if a clear intent manifests itself in thought we can discover that the inspirations you have had on any innovative topic are then quickly followed by a mass of interventions in the same vein...

Synchronicity? Wave? In bioregionalism it is called "the great flow", and the function of the precursors is precisely that of starting an evolutionary process of human intelligence... for this reason it is important that the precursors do not take on a specific "degree" or "copyright" their work is only to prepare the ground, sow and proceed (like Jonny apple seed)... Everyone begins at some point and then continues and leaves his path as an example.

Paolo D'Arpini - Committee for Lay Spirituality






Testo Italiano: 

"Chiudi gli occhi e vedrai con chiarezza

Smetti di ascoltare e sentirai la verità.

Resta in silenzio e il tuo cuore potrà cantare.

Non cercare il contatto e troverai l'unione.

Sii quieto e troverai l'onda dello spirito.

Sii delicato e non avrai bisogno di forza.

Sii paziente e compirai ogni cosa.

Sii umile e manterrai la tua integrità."

(Meditazione Taoista)


Le qualità, le sensazioni, le attrazioni e repulsioni che appaiono nel campo della coscienza, sono proiezioni come lo sono i sogni che appaiono al sognatore. Tutto si risolve nella stessa realtà, unica ed indivisibile, inspiegabile perché non vi è nessuno a cui poterla spiegare….

La nostra mente  è  il risultato di una combinazione psichica e energetica delle forze combinate dalla natura in questo caleidoscopio che è la coscienza individuale.  In effetti nulla ci appartiene (se inteso specificatamente) oppure tutto ci appartiene (se inteso come la totalità del conosciuto)... Cosa volete che sia una bella parola proferita in silenzio od una brutta parola urlata al vento? Andiamo avanti perché tornare indietro è impossibile... nel senso che non si  può correggere nulla degli eventi vissuti (nel passato) possiamo solo osservare con maggiore attenzione gli eventi che si presentano davanti ai nostri occhi nel presente...

Qualcuno allora potrebbe chiedersi come sia possibile modificare ciò che è già descritto nel destino.  Eppure nel pensiero c'è già una leva di movimento, se un chiaro intento si manifesta nel pensiero   possiamo scoprire che le ispirazioni che tu hai avuto su qualsiasi argomento innovativo vengono poi seguite a ruota da una messe di interventi nello stesso filone... 

Sincronicità? Onda? Nel bioregionalismo si chiama "il grande flusso",  e la funzione dei precursori è appunto quella di avviare un processo evolutivo dell'intelligenza umana... per questo è importante che i precursori non assumano su di sé una specifica "laurea" o "copyright" il loro lavoro è solo quello di preparare il terreno, seminare e procedere (come  Jonny seme di mela)... Ognuno comincia a qualche punto e poi prosegue e lascia il suo percorso come esempio.

Paolo D'Arpini - Comitato per la Spiritualità Laica

martedì 11 marzo 2025

Politica bioregionale e geopolitica...

 


Viviamo in  un periodo difficile, messi a dura prova dalle crisi di qualsiasi livello nella nostra esistenza personale, ambientale e sociale. La causa di queste crisi è la nostra inabilità a percepire le connessioni tra di noi, e tra di noi e la natura.

Si può fare politica senza delegare qualcuno e senza prendersi la delega di qualcun altro? Questo sarebbe possibile se al posto di una democrazia rappresentativa, che assume rappresentanti eletti a guida della comunità, si attuasse una democrazia diretta che chiama direttamente il popolo ad esprimersi su tutte le questioni che interessano la collettività.

Questo consentirebbe un riordino amministrativo in chiave bioregionale (legato ad una comunità che vive in un determinato territorio).  Nel riordino amministrativo bisogna  privilegiare le decisioni relative alle  comunità ed il mantenimento dei rispettivi habitat e delle culture. Attuando il bioregionalismo su ampia scala l’Europa non sarebbe più un accrocco disomogeneo di stati, bensì l’unione di piccole comunità omogenee ed autonome (negli ordinamenti amministrativi interni) che condividono, nel mantenimento delle diversità culturali, una comune identità ed un comune interesse di sviluppo sociale e spirituale...
Una corresponsabilità civica di questo genere  aiuterebbe le comunità a sentirsi parti attive compartecipi delle scelte amministrative e politiche nella gestione del territorio e delle linee generali di confronto geopolitico. Questo perché gli interessi dei gestori delle politiche amministrative  nazionali e comunitarie molto spesso non coincidono con gli interessi e le necessità delle popolazioni che vivono sul territorio amministrato.  
Una estensione delle capacità decisionali agli abitanti  bioregionali  aiuterebbe la sostenibilità ambientale.  Il modo in cui produciamo e consumiamo cibo ed energia e il modo in cui muoviamo le persone e le merci hanno un impatto sul nostro ambiente, sul clima e sulla salute. Questa condivisione diretta da parte delle comunità bioregionali può  rendere più sostenibili le scelte in materia di cibo, energia, mobilità... e soprattutto di vivibilità.

E qui si inserisce un argomento importante e necessario per la continuità della vita negli ambiti in cui la vita si manifesta, soprattutto in termini di scelte politiche e militari...

Deng Ming Dao disse :  "Contesto, Collegamento. Impegno. Se comprendiamo il significato di queste parole, non avremo bisogno di termini esoterici..."

Ad esempio  proprio in questi giorni stiamo assistendo ad un progetto proposto dai vertici non eletti della nostra Unione Europea, che senza passare nemmeno dal voto parlamentare, hanno deciso (salvo ripensamenti) di approvare un programma di riarmo da 800 miliardi di euro, contemporaneamente promuovendo la formazione di una improbabile “coalizione di volenterosi” che dovrebbe coordinare il supporto a Kiev e incrementare la pressione economica e militare sulla Russia, in modo da favorire una “pace (definita) giusta”..."

E' un eufemismo od un ossimoro parlare di "pace giusta" mentre in realtà si sta preparando una guerra globale?

Il programma di militarizzazione e riarmo dell'Europa, per la gigantesca cifra di 800 miliardi di euro, è in realtà un programma per preservare il potere dell'attuale élite globalista post-nazionale al potere nell'UE e in Gran Bretagna, con il pretesto della necessità di contrastare la cosiddetta "minaccia russa". Questa è la vera essenza della politica di questa élite europea. La militarizzazione della politica, dell'economia e della coscienza pubblica è un mezzo. L'obiettivo è mantenere il potere in una società completamente controllata, basata su falsi valori e dogmi pseudo democratici...

A livello nazionale, italiano intendo, la Prima Ministra italiana, Giorgia Meloni, ha chiesto di estendere l'articolo 5 della NATO all'Ucraina, senza la sua adesione formale all'alleanza... il che significa una dichiarazione diretta di guerra contro la Russia. E la capa della pseudo-opposizione, Elly Schlein, si è accodata dichiarando "Come ho ribadito a Bruxelles noi siamo convinti che quello che serve oggi è un salto in avanti verso la difesa comune europea [...] nella relazione al PD ho detto sì alla difesa comune europea...", il che significa sì al dispendio di 800 e rotti miliardi per le armi e la guerra...

Per contro, da parte della Russia, riguardo all'intervento diretto della UE nel conflitto ucraino, soprattutto se si dovessero schierare truppe europee a Kiev, la Russia potrebbe interpretare questo come un'escalation e potrebbe rispondere con azioni militari o altre misure di ritorsione.

Questi possibili sviluppi porterebbero ad un ulteriore aumento della tensione nella regione, con implicazioni per la sicurezza internazionale e di tutte le popolazioni della Vecchia Europa.

Sviluppi auspicabili sono invece l’aumento della coesione sociale e la salvaguardia dell'ambiente per salvare la specie umana. Servono giustizia sociale e sostenibilità per evitare la distruzione della Casa Comune e non le guerre di competizione per le risorse o per motivazioni finanziarie ed egemoniche..

Che cosa fare in concreto per fermare la deriva verso l’estinzione? Sforzarci di preservare la biodiversità: conservare le aree naturali, operare in termini di bene comune e solidarietà sociale, garantire interazioni sostenibili; “conservare” gli organismi , per preservarne il maggior numero possibile, fintanto che esistono ancora...

Salvare la biodiversità è un diritto/dovere di ogni uomo, proprio per una vita più sostenibile per tutti gli esseri viventi. Quale sia il pulpito dal quale lanciare una voce a riguardo poco importa... Ed in questo caso il "pulpito" è questa narrazione.

Paolo D'Arpini - Rete Bioregionale Italiana



Video collegato: https://youtu.be/S3CM9uuHNY8

sabato 8 marzo 2025

Spiritual search is not a group sport... - La ricerca spirituale non è uno sport di gruppo...



“When flowers bloom, bees come uninvited” (Neem Karoli Baba)

The path of realization is a pastime that the mind requires, since we are already what we would like to be. However, it is true that remaining centered within is indicative of a return to what we are, as is the stimulus to read spiritual texts. But sometimes it happens that intellectual understanding can deceive us, leaving us to believe that we have “understood”. So what can I advise friends who ask me for “instructions” to tune into the Self? Perhaps the best thing is to observe ourselves and follow our intuition that infallibly guides us towards awakening.

My personal experience is that things, along the evolutionary path, happen spontaneously, like physiological growth. Believing that you can obtain spiritual advantages through any practice is like believing that maturity is conditioned by preparatory actions performed for that purpose. At most, the actions performed are a "signal" of the maturation in progress.

As for the fact of "feeding", a "satvic" (balanced) diet is recommended to avoid altered mental states, such a diet is usually defined as "vegetarian" because there is no other suitable term to qualify a "natural" diet, both from a genetic and ecological but also psychic point of view. At a certain point I became "vegetarian" without any specific intention on my part, it simply happened and I found an advantage in this.

My personal history (destiny) wanted the spiritual "awakening" to occur through contact with my master Baba Muktananda, met without any apparent will on my part in 1973, and from whom I received the spontaneous "shaktipat" initiation (or analogical symbiotic awakening). Since then I continued to stay in line, with more or less intense phases in accordance with events. At the same time, as time went by, following my intellectual and elective inclinations, I devoted myself to the study of Advaita Vedanta, Zen, Taoism, etc., and I met several realized people from whom I received symbolic, direct and indirect, never formal "teachings".

I therefore believe that the "secular" approach, that is, non-confessional or fideistic, is the most suitable. I affirm this following my experience and for this reason I "transmit" what I myself have experienced, being aware that other experiences, in different forms, can lead to similar results. For this reason I tend, as far as possible, to maintain a somewhat syncretic and open approach, accepting that everyone can mature in the way that is most suitable for them. This does not prevent me from expressing opinions or criticisms towards bigoted and obscurantist positions.

Paolo D'Arpini -  Committee for Lay Spirituality



P.S. Everyone has their own personal and unique path, their means and their abilities. There are many paths and each of us, since the beginning of time, has already been walking them on different levels, everything happens and everything is given to us... in proceeding




Testo Italiano:

 “Quando i fiori sbocciano le api giungono senza essere invitate” (Neem Karoli Baba)

Il percorso di realizzazione è un passatempo che la mente richiede, poiché noi siamo già quello che vorremmo essere. Però è vero che restare centrati all'interno è indicativo di un ritorno a ciò che siamo, come pure lo stimolo alla lettura di testi spirituali. Ma  a volte succede che la comprensione intellettuale possa ingannarci, lasciandoci credere di aver “capito”. Quindi cosa posso consigliare agli amici che mi chiedono "istruzioni" per sintonizzarsi sul Sé? Forse la cosa migliore è osservarsi e seguire il proprio intuito che infallibilmente ci guida verso il risveglio.

La mia esperienza personale è che le cose, lungo il sentiero evolutivo,  avvengono spontaneamente, come una crescita fisiologica. Credere di poter ottenere vantaggi spirituali attraverso una qualsiasi pratica è come ritenere che la maturità sia condizionata da azioni  propedeutiche compiute a tal fine. Al massimo le azioni compiute sono un  "segnale" della maturazione in corso.

Per quanto riguarda il fatto "alimentare" una dieta "satvica" (equilibrata) è consigliata per evitare stati mentali alterati, tale dieta solitamente viene definita  "vegetariana" perché non c'è un altro termine adatto per qualificare una dieta "naturale", sia dal punto di vista genetico che ecologico ma anche psichico. Ad un certo momento divenni "vegetariano" senza intenzione specifica da parte mia, semplicemente accadde e riscontrai un vantaggio in ciò.  

La mia storia personale (destino) ha voluto che il "risveglio" spirituale avvenisse attraverso il contatto con il mio maestro Baba Muktananda, incontrato senza alcuna apparente volontà da parte mia nel 1973, e dal quale ricevetti la spontanea iniziazione "shaktipat" (ovvero risveglio simbiotico analogico). Continuai da allora a mantenermi in linea, con fasi più o meno intense in accordo con gli eventi. Contemporaneamente, col trascorrere del tempo, seguendo le mie propensioni intellettuali ed elettive, mi dedicai allo studio dell'advaita  vedanta, dello zen, del taoismo, etc,, ed incontrai diversi realizzati dai quali ricevetti "insegnamenti" simbolici, diretti e indiretti, mai formali.

Ritengo perciò che l'approccio "laico", ovvero non confessionale o fideistico, sia il più indicato. Lo affermo in seguito alla mia esperienza e per questa ragione "trasmetto" ciò che io stesso ho sperimentato, essendo comunque consapevole che altre esperienze, in forme diverse, possano condurre a risultati affini. Per questo tendo, nei limiti del possibile, a mantenere un approccio alquanto sincretico ed aperto, accettando cioè che ognuno possa maturare nel modo che più gli è consono.  Questo non mi impedisce di esprimere opinioni o critiche verso posizioni bigotte ed oscurantiste. 

Paolo D'Arpini - Comitato per la Spiritualità Laica

P.S. Ognuno ha una sua personale e unica strada, i suoi mezzi e le sue capacità. Le vie sono tante e ognuno di noi, dai tempi dei tempi, le sta già percorrendo su livelli diversi, tutto avviene e tutto ci viene dato... nel procedere

mercoledì 5 marzo 2025

Naturalism, the true name of "bioregionalism"... - Naturalismo, il vero nome del "bioregionalismo"...


"When I realized that ancient wisdom had been handed down from generation to generation for thousands of years, yet it had reached our days almost unchanged, I regretted having begun too late to attribute to the legends of antiquity the immense meaning that I now realize they possess." (George Gurdjieff)


"In our days, the desire for a naturalistic spirituality returns forcefully, as a reaction against the split between man and nature. Naturalistic religion is the healthiest religion possible, with the divinization of natural forces, of natural places! This corresponds to the divinization of nature! During paganism, man cultivated, venerated, appreciated, even feared nature but he was "inside" it! Today, however, nature is lost to man. The millenary feeling of identification must be reconquered. Therefore, if there is still the possibility of the rebirth of religious sentiment, this cannot occur on the level of the "abstract spirituality", because this attitude disembodied us from nature. The man who breathes, feels, touches, sees nature enriches and strengthens his love for life. Love for life is nothing other than sensorial participation in reality. This is why we need to recover the sense of reality against the smokescreens of mythologies and ideologies born outside of the healthy naturalistic realism of which we must recover the sense..." (Giorgio Vitali)


"I like this speech in which we try to bring out a "sense" that unites religion and science, nature and culture. But the point is clearly that the "naturalistic message" must integrate the "spirit" (intelligence and consciousness) and the substance (matter)...  I therefore bring attention to how "natural sanctity" can manifest itself in each of us. Holiness means wholeness, honesty, integrity... and to live it consciously we must necessarily start from ourselves, put it into practice in our daily life, taking into account the balance in giving and taking and the right breathing, eating and drinking that is our responsibility. "  (Paolo D'Arpini)



Testo Italiano:

"Quando mi sono reso conto che l’antica saggezza era stata tramandata di generazione in generazione per migliaia di anni, pur arrivando ai nostri giorni quasi inalterata, mi pentii di aver iniziato troppo tardi ad attribuire alle leggende dell’antichità l’immenso significato che ora mi rendo conto che posseggono”. (George Gurdjieff)


"Ai nostri giorni, ritorna prepotente il desiderio di una spiritualità naturalistica, per reazione contro la scissione tra uomo e natura. La religione naturalistica è la più sana religione possibile, cin la divinizzazione  delle forze naturali, dei luoghi naturali!  Questo corrisponde alla divinizzazione della natura!  Durante il paganesimo l'uomo coltivava, venerava, apprezzava, temeva, anche, la natura ma ci stava "dentro"! Oggi invece la natura è perduta per l'uomo. Il sentimento millenario dell'immedesimazione deve essere riconquistato. Per cui, se esiste ancora la possibilità della rinascita del sentimento religioso, questa non può avvenire sul piano dello "spirituale astratto", perché  questo atteggiamento ci disincarna dalla natura. L'uomo che respira, sente, tocca, vede la natura si arricchisce e rafforza il suo amore per la vita. Amore per la vita altro non è che partecipazione sensoriale alla realtà.   Ecco perché occorre recuperare il senso del reale contro le fumisticherie  delle mitologie e delle ideologie nate al di fuori del sano realismo naturalistico di cui noi dobbiamo recuperare il senso..."(Giorgio Vitali)


"Mi piace questa discorso in cui si cerca di tirar fuori un "senso"  che unisca  religione e scienza, natura e cultura. Ma il punto chiaramente è che il "messaggio naturalistico" deve integrare lo  "spirito" (intelligenza e coscienza) e la  sostanza (materia)...  Riporto perciò l'attenzione a come la "santità naturale" possa manifestarsi in ognuno di noi. Santità significa interezza, onestà, integrità... e per viverla consapevolmente dobbiamo per forza di cose partire da noi stessi, metterla in pratica nella nostra vita quotidiana, tenendo conto dell'equilibrio nel dare-avere e del giusto respiro, mangiare e bere che ci compete. " (Paolo D'Arpini)