giovedì 27 dicembre 2018

Living in our own Core - Vivere nel proprio Centro


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"Conscious joy in the world is the same as ecstasy in Samadhi" (Shivasutra)

Our life is not separated from Life. Our individual existence is part of the total Existence, inseparably connected.

There is in Hinduism a beautiful image that depicts the Creator, Brahma, attached with an umbilical cord to Vishnu. Vishnu in this case represents the One from which everything proceeds and not just the Conservative aspect of God. And we are also connected to the navel of the cosmos, because we are a vital expression of the entireness of life, dependent on the Source.

In one form of Zen meditation we focus on the navel, hara in Japanese, which is considered the meeting point of vital energy: ki. In Tantra, that point corresponds to the chakra in which the eternal fire burns, Manipura (solar plexus). According to other schools the base of connection with the infinite, of which we are the manifestation, is indicated in other areas or chakras: in the base of the spinal column, in the heart, in the pineal gland or on the top of the head (the fontanelle).

It does not matter its hypothetical "location" -that is only a descriptive convenience because how it can be "located" what everything contains? - what matters is that surely for each of us there is a "Core", a root that nourishes the our being. We may not be aware of it but the "Core" exists and is expressed in the form of Consciousness.

According to Abraham Maslow "self-realization" means becoming aware of this "Center".

To live far from one's "Center", which is the bridge that unites our individual existence with the Universal one, corresponds to the feeling of being separated, "thrown into this world" -using the words of Sartre. That is to say to be strangers and devoid of roots with existence. From this derives a condition of perennial restlessness, which we try to satisfy with desires and choices, but the result is only frustration, fear, uncertainty and struggle ... and it is a struggle that knows only defeat! In fact, how can one rebel or try to modify life when we ourselves are emanating from it?

Therefore, in lay spirituality, realization, integrity, "holiness" (if you prefer this term) is to reside in your own "Center". In letting go deep down to the roots of the ego.

It's difficult? It seems impossible?

In truth it is the simplest thing in this world, because - as stated by Ramana Maharshi - we can not do without being what we already are, just become aware of it: "Go down to the very roots of the I. Experience what you are deep inside ".

Paolo D'Arpini




Testo italiano: 

“La gioia consapevole nel mondo è la stessa dell’estasi nel Samadhi” (Shivasutra)

La nostra vita non è separata dalla Vita. La nostra esistenza individuale è parte dell’Esistenza totale, inscindibilmente connesse, inseparabili.

C’è nell’induismo una bellissima immagine che raffigura il Creatore, Brahma, attaccato con un cordone ombelicale a Vishnu. Vishnu in questo caso raffigura l’Uno da cui tutto procede e non soltanto il Conservatore. Ed anche noi siamo collegati all’ombelico del cosmo, poiché siamo un’espressione vitale dell’interezza della vita, dipendenti dalla Sorgente.

In una forma di meditazione zen ci si concentra sull’ombelico, hara in giapponese, che viene considerato il punto d’incontro dell’energia vitale, ki. Nel Tantra quel punto corrisponde al chakra in cui brucia il fuoco eterno, Manipura (plesso solare). Secondo altre scuole la base di collegamento con l’infinito, di cui siamo la manifestazione, è indicato in altre aree o chakra: nella base della colonna spinale, nel cuore, nella ghiandola pineale o sulla sommità della testa (la fontanella).

Poco importa la sua ipotetica “ubicazione” –che è solo una convenienza descrittiva in quanto come può essere “ubicato” quello che tutto contiene?- ciò che conta è che sicuramente per ognuno di noi esiste un “Centro”, una radice che nutre il nostro essere. Possiamo non esserne consapevoli ma il “Centro” esiste e si esprime in forma di Coscienza.

Secondo Abraham Maslow “l’attuazione di sé” significa divenire consapevoli di questo “Centro”.

Vivere lontano dal proprio “Centro”, che è il ponte che unisce la nostra esistenza individuale con quella Universale, corrisponde al sentirsi separati, “gettati su questo mondo” –usando le parole di Sartre. Ovvero ritenersi estranei e privi di radici con l’esistenza. Da ciò deriva una condizione di perenne inquietudine, che cerchiamo di soddisfare con i desideri e le scelte, ma il risultato é solo frustrazione, paura, incertezza e lotta… ed è una lotta che conosce solo sconfitta! Infatti come ci si può ribellare o tentare di modificare la vita quando noi stessi siamo una sua emanazione?

Perciò, nella spiritualità laica, la realizzazione, l’integrità, la “santità” (se preferite questo termine) consiste nel risiedere nel proprio “Centro”. Nel lasciarsi andare in profondità sino alle radici dell’Io.

E’ difficile? Sembra impossibile?

In verità è la cosa più semplice di questo mondo, poiché –come affermava Ramana Maharshi- non possiamo fare a meno di essere quel che già siamo, basta divenirne consapevoli: “Scendete alle radici stesse dell’io. Sperimentate ciò che siete nel profondo”.

Paolo D’Arpini


mercoledì 19 dicembre 2018

Monolatric religions and false syncretism - Religioni monolatriche e falso sincretismo



In  the spiritual field the syncretic idea would be the most equitable and lay and this idea was also present in ancient Rome and in all the countries of the old continent, at least up to the supremacy of the dominant monolithic cults (Judaism, Christianity and Islam).

Sincretism  it is the the only form of thought that guarantees equal dignity to every religious or atheist belief, considering it part of the moral and philosophical patrimony of humanity. 

Unfortunately in Italy we have not yet come to a freeing from religious dominance ... Indeed, Christian dominance has been joined by Muslim and today we are witnessing a race for supremacy, with the state trying to save goat and cabbage by erasing established popular traditions, such as of the nativity scene realized in the schools, favoring at the same time halal "parties", with public slaughter of animals without stunning.

Here I would like to add some other "dirty reason" that imposes on Italy the subjection to the monolatric religions,  improperly called monotheists:  Judaism, Christianity and Islam. The motivations are different and weigh on the choices of each political center, right or left that is ... Yes, you read that correctly…  

First of all there is the subjection to Zionist Judaism, which has economic   reasons, since the big banks and financial powers are held by Zionists, then there is the traditional respect for the Vatican, which is also endowed with vast estates, real estate and gold deposits.  Also because of the papal control exercised on so many believers (despite the continuous defection of disappointed faithful the Catholic church maintain a strong political weight).  Finally in recent years the religious  race has  seen the advancement  of Muslim power especially in the center-left party , due to its favorable immigration policy, to the construction of new mosques and to the "substitution" of citizens (due to the decline of the native population and the conspicuous decline in popular votes in that area).

In short, if before the laity had to oppose only the Catholic ecclesiastical, today they are attacked by many parties, Zionist and American consumerism, the Vatican and the Muslim imam. Among other things, the three strains threaten a "fusion" falsely defined "syncretic" (since it includes only the creed of monolatric matrix but not other non-theistic philosophies, such as Buddhist, Taoist, etc.), this false sincretism is functional to a NWO  political, economic  and fake-religious.

Paolo D'Arpini 



Testo italiano:

In ambito spirituale l’idea sincretica sarebbe la più laica… e questa idea era presente anche a Roma ed in tutti i paesi del vecchio continente, almeno sino alla supremazia dei  culti monolatrici oggi dominanti (giudaismo, cristianesimo ed islam), essa è l’unica forma di pensiero che garantisce pari dignità ad ogni credo religioso o ateo, considerandolo parte del patrimonio morale e filosofico dell’umanità.

Purtroppo  in Italia non siamo ancora giunti ad un affrancamento dalla dominanza religiosa… Anzi alla dominanza cristiana si è affiancata quella musulmana ed oggi assistiamo ad una gara per la supremazia,  con lo stato che cerca di salvare capra e cavoli cancellando consolidate tradizioni popolari, come quella del presepe realizzato nelle scuole, favorendo allo stesso tempo "feste" halal, con sgozzamento pubblico di animali senza stordimento. 

Vorrei qui aggiungere  qualche altra “ragione sporca” che impone all’Italia la sudditanza alle religioni monolatriche (ebraismo, cristianesimo  e islam). Le motivazioni sono  diverse e pesano sulle scelte  di ogni compagine di centro, di destra o di sinistra che sia…

Sì avete letto bene…

In primis c'è la  sudditanza all'ebraismo sionista, che  ha ragioni economiche, poiché le grandi banche ed i potentati finanziari sono retti da sionisti, poi c'è l'ossequianza tradizionale nei confronti del vaticano, anch'esso dotato di vasti possedimenti immobiliari e depositi aurei,  nonché a causa del controllo papale esercitato su  numerosi credenti (malgrado le continue defezioni di fedeli delusi  i cattolici mantengono un certo peso politico), infine in questi ultimi anni si è aggiunto il potere musulmano soprattutto in  ambito di centro-sinistra, a causa la sua politica favorevole all'immigrazione, alla costruzione di nuove moschee  ed alla "sostituzione" dei cittadini (per il calo della popolazione autoctona e per il vistoso calo dei voti popolari in quell'area).  

Insomma se prima i laici avevano da contrastare solo lo strapotere ecclesiastico cattolico, oggi sono attaccati da più parti, dal consumismo sionista ed americano, dal vaticano e dall'imam musulmano.  Tra l'altro i tre ceppi minacciano una "fusione" falsamente definita "sincretica" (poiché comprende solo i credo di matrice monolatrica ma non altre filosofie non teiste, come quella buddista, taoista, etc.), funzionale ad un NWO sia politico economico che finto-religioso.

Paolo D'Arpini