lunedì 21 ottobre 2024

Complementarity leads to balance... - La complementarietà porta all’equilibrio...

 


Awakening cannot be induced in others with words, that Awakening in which the "self" recognizes itself in Itself, being as it truly is, complete, pure, real, perfect, without fears and without desires.

But the "tending towards" cannot be "helped" by repressing fears and desires. The disappearance of fears and desires must happen spontaneously, when by discovering and loving our true Self, we are no longer afraid of anything and we no longer have desires.

So without undergoing tests or feeling stressed we can follow the two paths: that of love towards the outside and that of knowledge towards the inside. Which are then only one.

Accompanying us along the path with "the others", all the others, who are part of us. Understanding ourselves and knowing ourselves we know and understand others, and knowing others we understand ourselves, in the dark moments and in the bright ones, and we can reflect ourselves and make others "reflect" in us.

We can easily ignore our ego, which always leads us to oppose ourselves, to differentiate ourselves, to put ourselves in opposition to what we blindly see as different, but which is part of the same One. Sometimes the ego is unmasked and then a loud laugh comes out of the heart: I discovered you! Even if it is often still there to take, unmotivatedly and harmfully, again, its space. Everyone has their part in the game of Consciousness.

And when we get to know and accept ourselves completely, our actions are appropriate to the circumstances but have no particular purpose, we do not need to fight against anyone, we can love ourselves indefinitely and unconditionally like the rest of the world.

Manifesting our true qualities, without fear of consequences and without expectations of results. Life is a game in which playing one's part is essential.

Evolution would proceed like this and can proceed like this not so much or not only by trial and error, but through that intuitive awareness, which pulls the entire cellular and mental body forward……..

Complementarity leads to balance, to the clear vision of the two aspects, to spirit and matter, to darkness and light, to motion and inertia, in the understanding that we are all united and, as the wise man says: “pain and pleasure are the crests and valleys in the ocean of bliss. In the depths there is absolute fullness” (Nisargadatta Maharaj)

Caterina Regazzi and Paolo D’Arpini


P.S. - "For example, even Rama or Krishna were aware of the Unity but they did not back down when they had to participate in a war that they considered just... Of course at the beginning they did everything to avoid a confrontation but then they took part in what they considered the fulfillment of their duty. The same happens to me... I am a non-violent and non-aggressive person but I am not indiscriminately submissive. Situations mature and make one mature..." (P.D'A.)



Testo Italiano: 

Il Risveglio  non può essere indotto negli altri con le parole, quel Risveglio  in cui il “se stesso” si  riconosce in Se stesso, l’essere come veramente è, completo, puro, reale, perfetto, senza paure e senza desideri.
 
Ma il “tendere verso” non può essere “aiutato”  reprimendo paure e desideri. La scomparsa di paure e desideri deve avvenire spontaneamente, quando scoprendo e amando il nostro vero Sé, non abbiamo più paura di nulla e non abbiamo più desideri.

Così  senza sostenere prove o sentirci stressati possiamo seguire le due vie:  quella dell’amore verso l’esterno e quella della conoscenza verso l’interno. Che poi sono una sola. 

Accompagnandoci lungo il percorso con “gli altri”, tutti gli altri, che  fanno parte di noi.  Capendo noi stessi e conoscendoci conosciamo e capiamo gli altri, e conoscendo gli altri capiamo noi stessi, nei momenti bui e in quelli luminosi, e possiamo rifletterci e far “riflettere” gli altri in noi.

Possiamo tranquillamente  ignorare il nostro ego, che ci porta sempre e comunque a contrapporci, a differenziarci, a metterci in opposizione con ciò che noi, ciecamente, vediamo diverso, ma che fa parte dello stesso Uno. A volte  l’ego viene smascherato  ed allora esce dal cuore una sonora risata: ti ho scoperto! Anche se lui spesso è ancora lì a prendersi, immotivatamente e dannosamente, di nuovo, il suo spazio. Ad ognuno compete la sua parte nel gioco della Coscienza.

E quando arriviamo a conoscerci e accettarci completamente, le nostre azioni sono consone alle circostanze ma non hanno finalità particolari, non abbiamo bisogno di combattere contro qualcuno, possiamo amare indefinitamente e senza condizioni noi stessi come il resto del mondo.
 
Manifestando le nostre vere  qualità, senza timore delle conseguenze e senza aspettative di risultati.  La vita è un gioco in cui  recitare la propria parte è essenziale.

L’evoluzione procederebbe così e può procedere così non tanto o non solo per tentativi ed errori, ma tramite quella consapevolezza intuitiva, che tira l’intero corpo cellulare e mentale in avanti…….. 
 
La complementarietà porta all’equilibrio, alla visione chiara dei due aspetti, allo spirito e alla materia, al buio e alla luce, al moto e all’inerzia, nella comprensione che siamo tutti uniti e, come dice il saggio:  “dolore e piacere sono le creste e gli avvallamenti nell’oceano della beatitudine. In profondità c’è la pienezza assoluta”  (Nisargadatta Maharaj)
 
Caterina Regazzi e Paolo D’Arpini


P.S. "Ad esempio anche Rama o Krishna erano consapevoli dell'Unità ma non si  tirarono indietro quando dovettero  partecipare ad una guerra che ritenevano giusta...  Certo all'inizio fecero di tutto  per evitare un confronto ma poi presero parte a quello che ritenevano il compimento di un loro dovere. Altrettanto succede a me... sono una persona nonviolenta e non aggressiva ma non sono indiscriminatamente remissivo. Le situazioni maturano e fanno maturare..." (P.D'A.)


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